Tendenze Meteo I* Decade di Maggio 2015
ANALISI PREVISIONALE DI TENDENZA per il periodo attinente alla I* decade del prossimo mese, compresa tra l’1 e il 10 Maggio.
Si entra nella fase “matura” della Primavera: lievi impulsi instabili da Ovest lasceranno presto spazio a moderate rimonte alto-pressorie di origine Africana. Il maltempo fresco dei prossimi giorni sarà dunque sostituito dalla prima avvezione calda della stagione, con annesso aumento termico ed i primi valori over +25° diffusi su gran parte della Penisola.
di Matteo Tiberti
Mancano ormai pochi giorni alla fine di Aprile, ed in molti si chiederanno come potrà evolvere il tempo del mese venturo, convenzionalmente l’ultimo della Primavera meteorologica. Maggio, statisticamente parlando, è un mese che spesso si presenta con 2 facce: quella più fresca e perturbata della sua prima metà (tipicamente primaverile), e quella più calda e stabile della seconda (primissimi caldi estivi), anche se questa regola non è sempre rispettata…ma si sa, in meteorologia non esistono norme intransigenti e il tempo non ama le “etichette”! Detto ciò, difatti, non di rado in passato è capitato che a fasi più stabili ad inizio mese siano corrisposti periodi di maltempo nella sua fine, ma generalmente, com’è normale che sia, il clima Mediterraneo del Centro-Sud Italia vede le proprie medie pluviometriche calare avvicinandosi verso la stagione più calda, perciò lo stesso Maggio sovente segna l’inizio della lunga fase siccitosa sulle estreme regioni Meridionali, segno che col passare del tempo gli anticicloni dominano sempre più la scena sui nostri comparti. Di conseguenza le perturbazioni Atlantiche si fanno più defilate, arretrando man mano di latitudine fino alla loro pressocchè totale scomparsa in piena Estate, periodo in cui le “code perturbate” raggiungono al massimo il nostro Arco Alpino (nella stragrande maggioranza dei casi). Ciò non significa certo che smetterà di piovere, in particolar modo nelle aree interne; se è vero infatti che statisticamente le precipitazioni diminuiscono procedendo verso l’Estate e che il tempo perturbato (inteso come maltempo generalizzato) sia condizione alquanto rara, è vero anche che da Maggio in poi si entra nel vivo dell’instabilità convettiva: parliamo dei classici temporali diurni generati da un Sole “forte” e dal calore emanato da un suolo che si surriscalda via via di più…vien da sé che con questo potenziale bastino deboli infliltrazioni fresche in quota per generare improvvisi forti temporali, caratteristica assai ricorrente nelle zone montuose Alpine ed Appenniniche anche nel cuore dell’Estate. E sappiamo bene che da un singolo temporale possono scaturire accumuli molto elevati e conidizioni di maltempo su micro-scala ben più intense di una normale perturbazione; tante volte con poco preavviso ci si imbatte, soprattutto in montagna, in un violento fortunale dopo una bellissima mattinata di Sole, mentre magari a pochi Km continua ad essere bel tempo! La classica instabilità della stagione calda. Oltre ai temporali particolarmente intensi, Maggio in passato ha vissuto anche importanti ondate di calore tipicamente estive in caso di invasioni anticicloniche Africane; ricordiamo in particolare quella storica del Maggio 2009, in cui sono stati battuti numerosissimi record di caldo su gran parte d’Italia; valori diffusi fino a +35°/+37° da fare invidia a una rovente e sopramedia giornata di Luglio! A parte questo evento particolarmente acuto, si annoverano molte altre risalite calde, soprattutto negli ultimi 15 anni. Maggio del resto è un mese che si è scaldato molto rispetto al passato, ed in particolare è aumentata l’invadenza dell’Anticiclone Africano a discapito di quello Azzorriano, con tutte le conseguenze del caso. Questo surplus di calore non fa altro che incentivare fenomeni più estremi al primo sbuffo freddo, a volte anche alluvionali! Ma ora vediamo come potrà trascorrere la I decade di questo mese “variopinto”.
Situazione generale e rapido sunto del tempo previsto per i prossimi 3 giorni
Non è certo un bell’inizio di settimana quello odierno, infatti la pressione sta crollando su gran parte delle regioni, segno di un chiaro peggioramento del tempo ad iniziare dal Centro-Nord e Sardegna. I fenomeni sono al momento intensi in particolar modo lungo le Alpi e Prealpi di NW ma anche in Pianura Padana, mentre spirano moderati-forti venti meridionali sui nostri mari occidentali del Centro-Sud con nuvolosità in rapido aumento. Nel pomeriggio-sera il fronte freddo si accanirà in prevalenza lungo tutta la fascia tirrenica tra il Levante Ligure e la Campania, e non sono esclusi colpi di tuono con rain-rate di tutto rispetto. Prestare quindi attenzione alla guida! Le regioni del Medio-Basso Adriatico e le estreme aree Meridionali rimarranno più ai margini del maltempo, anche se non mancheranno piovaschi e locali temporali. Temperature diurne in deciso calo nelle zone interessate dai fenomeni.
Condizioni attuali dal sat: maltempo in accentuazione.(immagine sotto)
Domani, Martedì 28, tempo ancora contraddistinto da instabilità su gran parte d’Italia, soprattutto sul Triveneto, Emilia Romagna e regioni Centrali dove nel pomeriggio si rinnoverà l’attività convettiva e subentreranno venti settentrionali. Tempo instabile anche su parte del Sud, soprattutto in Campania e Calabria Tirrenica, ma anche Basilicata e Puglia interna. Migliora invece la situazione sul NW e Sardegna dove comunque spireranno forti venti di Mestrale con mare molto mosso. Temperature ancora in calo al Centro-Sud mentre saranno in leggero aumento sul NW e Sardegna, complice la minor nuvolosità. Neglio ultimi 2 giorni di Aprile il tempo si rimetterà gradualmente, sotto un lento di correnti da NW, parzialmente instabili. Infatti non avremo cieli sereni ovunque in quanto sarà presente una certa variabilità, e sulle interne montuose nel pomeriggio-sera si svilupperà anche qualche acquazzone. Temperature ancora frizzanti soprattutto nei valori minimi, mentre di giorno la maggior insolazione farà aumentare le massime. Previsione a 500 Hpa del modello GFS per l’ultimo giorno del mese: si nota come l’Anticiclone Azzorriano si estenda fin sulla Penisola Iberica, non riuscendo ancora a spingersi con decisione sul bacino centrale del Mediterraneo, dove i geopotenziali di pressione rimangono ancora piuttosto bassi; nel frattempo l’Europa centro-settentrionale è invasa da aria Artica con condizioni climatiche piuttosto fresche; in pieno Atlantico situazione depressionaria data la profonda ciclogenesi che tende ad “appiattire” a latitudini ancora relativamente basse l’Anticiclone delle Azzorre >>> condizione questa che potrebbe far entrare lievi impulsi instabili anche sul Mediterraneo nei prossimi giorni (previsione da confermare).
Tendenze generali per la III* decade
I modelli odierni ci mostrano una situazione piuttosto diversificata sulla nostra sezione di emisfero per l’inizio del prossimo mese, sintomo di graduali cambiamenti ed assestamenti nello scacchiere barico europeo e vista anche la presenza di una rediviva “figura meteo”, la quale potrebbe essere protagonista ingombrante della prossima stagione estiva! Ebbene si, stiamo parlando dell’Anticiclone Africano, gergamente chiamato “Cammello” tra gli appassionati meteo…una figura scomoda che “terrorizza” le Estati italiane quando la sua presenza diventa eccessiva. Come si può notare nella cartina delle isoterme a 850 Hpa posta sotto, l’HP Africano incomincia a scaldare i motori in pieno Sahara con valori in quota tra +20° e +26° che salgono gradualmente di latitudine fin verso il 30esimo parallelo. Tutto questo “surriscaldarsi” a distanze non troppo eccessive sarà elemento a cui bisognerà prestare attenzione nei prossimi giorni.
Tornando in Atlantico, come avevamo già detto in precedenza, si nota un Anticiclone Azzorre disteso orizzontalmente a latitudini relativamente “basse”, a causa di un profondo vortice depressionario che agisce a largo di Terranova, e che invia i suoi “rami” perturbati verso l’Europa Occidentale, dove qui interagisce con l’aria Artica in discesa sulla Scandinavia. Ne consegue un tipo di tempo compromesso nelle suddette zone. E sull’Italia? Ad oggi appare probabile che la nostra Penisola si troverà in una sorta di “lacuna” barica nei primi 2 giorni del mese, senza che nessuna figura barica riesca a prendere la scena con convinzione, se non blandi infiltrazioni da NW. Non avremo quindi maltempo generalizzato, tuttavia mancheranno splendide giornate di Sole, soprattutto al Nord dove saranno possibili temporali e cieli nuvolosi…andrà meglio al Sud/Centro-Sud dove le condizioni climatiche saranno più clementi, ma non mancherà nuvolosità e qualche piovasco sulle zone interne. Tempo previsto, ad oggi, dal modello GFS per le ore centrali del 1° Maggio: intrusioni umide da W/NW con piogge soprattutto lungo i rilievi del Centro-Nord, tempo migliore al Sud. Previsioni che comunque necessita di ulteriori conferme nei prossimi giorni.
Per Sabato 2 situazione abbastanza simile con blandi impulsi umidi da W/NW: precipitazioni più probabili al Nord e su parte del Centro zone interne (più soleggiato sulle coste), tempo nel complesso buono al Sud con temperature molto gradevoli. Previsione del modello americano a 500 Hpa sempre per le ore centrali della giornata.
Da Domenica 3 e nei giorni successivi sarà possibile una svolta in chiave “caldo-stabile”: sembra infatti che lo sprofondamento verso Sud delle depressioni Atlantiche in pieno Oceano comporterà la risalita una gobba d’Alta Pressione Africana sui bacini centro-orientali del Mediterraneo. Se questa ipotesi andasse in porto, suffragata oggi dai principali modelli, vivremmo la prima ondata di caldo africana della stagione soprattutto sulle regioni centro-meridionali, con la +20°/+22° a 850 Hpa che ingloberebbe le isole maggiori per Lunedì e Martedì prossimi secondo il modello inglese Reading, mentre per l’americano tale isoterma si spingerebbe addirittura fin sul Centro Italia, ipotesi quest’ultima a nostro giudizio decisamente eccessiva, ma non del tutto impossibile: in questo caso sperimenteremmo una fase calda di notevole intensità per l’inizio del mese entrante, ed i +30° non sarebbero utopia su molte aree del Paese!! Per quanto riguarda il Nord, sembra che resterà più ai margini della “bolla Africana”, tuttavia un affondo più ficcante in Atlantico comporterebbe una maggiore risalita calda inglobando anche queste aree. Ecco le notevolissime isoterme a 850 Hpa previste dal modello americano durante l’apice dell’ondata calda: oltre ad esse particolarmente intensa sarebbe anche duratura, con il Centro-Sud Italia per oltre 72 ore sotto la +20° se non addirittura la +25°!!!
Per Reading, come abbiamo detto, la fiammata sarebbe meno estrema (seppur notevolissima per l’estremo Sud!) e quantificabile come un rapido pre-frontale, con la fase clou nella giornata di Martedì. Caldo estivo al Sud, moderato al Centro, fresco con tempo instabile al Nord.
In seguito, ma siamo ormai nell’extra long, la situazione dovrebbe nuovamente evolvere a favore delle correnti Atlantiche che riuscirebbero a smantellare, dalla metà della prossima settimana, questa prima ondata di caldo Africano, di cui ancora è difficile quantificare portata e durata, come abbiamo visto.
CONCLUSIONI: dopo il peggioramento di questi giorni e la leggera instabilità dell’1-2 Maggio, le temperature aumenteranno decisamente al Centro-Sud, e la stabilità sarà padrona per qualche giorno. La fine della I decade dovrebbe comunque rivedere il ritorno dell’instabilità da Ovest, in modo particolare al Nord.