Microclimi del nostro territorio: Gradoli (VT)

Il microclima di Gradoli (VT)

Di  Nicholas Fanicchia con la collaborazione di Paolo Antonuzzi

Gradoli (VT), 20 Dicembre 2020 – L’undicesimo articolo della nostra rubrica sui microclimi ci riporta nella Tuscia Viterbese, nella zona più a nord chiamata Alta Tuscia e nello specifico a Gradoli (VT). Ecco alcuni dati geografici e climatici generali riguardanti la zona con brevi approfondimenti  sulla località in esame:

Provincia: Viterbo
Superficie: 37 kmq
Zona altimetrica: collina
Altitudine comune: 470 m
Altitudine massima: 639 m (Passo della Montagnola)
Altitudine minima: 305 m
Clima: sub-mediterraneo
Precipitazioni: relativamente abbondanti ( da 775 a 1214 mm)
Aridità: debole a luglio e agosto, sporadicamente a giugno


Cartina orografica del comune di Gradoli con limiti comunali – fonte: mapsurfernet.com

Localizzazione: Gradoli è un comune in provincia di Viterbo, affacciato sulle colline nord-occidentali del lago di Bolsena. Il suo territorio è prevalentemente a carattere collinare, articolandosi dalla costa lacuale, a più bassa altitudine, fino ai 639 m s.l.m. del Passo della Montagnola, uno dei punti più elevati dei Monti Volsini. La zona comunale sorge su una collina tufacea, circondata per due terzi dal torrente del Fosso Rigo. Fa parte della Comunità Montana Alta Tuscia Laziale.

Climatologia: sono presenti tre diversi microclimi nel territorio, che si differenziano salendo di quota: un clima più umido (zona lago), uno più di transizione nella zona abitativa comunale e uno decisamente più basso-montano nelle zone alte (Cantoniera – la Buca).

Temperature: nei periodi invernali, il freddo non è infrequente a Gradoli. Estese sono le brinate notturne soprattutto nelle zone maggiormente esposte a correnti settentrionali e dove c’è più umidità per la vicinanza di un fosso. Non è raro assistere a delle giornate di ghiaccio durante la stagione invernale anche se ultimamente il fenomeno si è un po’ ridotto. In questi casi la temperatura rimane in negativo per tutto l’arco della giornata senza superare mai la soglia degli 0°C, nemmeno nelle ore più calde della giornata. Solitamente queste giornate avvengono quando si ha presenza di cieli sereni e con forti irruzioni gelide continentali, a volte anche burianiche. Durante l’estate, le temperature sono decisamente più contenute rispetto ai territori limitrofi, soprattutto quelli verso ovest e sud-ovest. Tutto questo grazie alla presenza mitigatrice del lago di Bolsena, che consente una ridotta escursione termica giornaliera che si attesta su valori mai troppo elevati.

Precipitazioni: il vicino lago vulsino è in grado di influire fortemente sull’umidità dell’aria e in misura minore sulla quantità delle precipitazioni (possibile fenomeno dello stau con i venti meridionali). Il territorio di Gradoli è uno tra i più piovosi del bacino lacustre con i suoi 1100/1200 mm annui di media. Tale piovosità può essere dipesa per svariati motivi: dal fatto che in questa zona ci sono altitudini medie tra le più alte del bacino lacustre, dal fatto che si è esposti direttamente a correnti meridionali e perché generalmente i temporali estivi più intensi provengono da nord ovest. Un ruolo, seppur marginale, lo svolge anche il Monte Amiata (30 km in linea d’aria) che grazie alla sua altitudine, in determinate condizioni meteo, riesce a provocare precipitazioni termoconvettive che possono raggiungere anche la zona di Gradoli, specie in estate.

Nevosità: trovandosi sui 500 m s.l.m., il territorio in questione riesce a vedere la neve almeno una volta l’anno. C’è da dire che gli scorsi anni potevano contarsi almeno 2 o 3 eventi nevosi degni di nota o comunque con accumuli. Negli ultimi periodi tali episodi si fanno sempre più radi, relegando in media ad 1 sola giornata nevosa con accumulo all’anno. Nel territorio di Gradoli, oltre alle classiche nevicate da sovrascorrimento, si possono annoverare, seppur di rado, nevicate da sfondamento (anche se quasi sempre di modesta entità) ovvero quando alcuni ammassi nuvolosi riescono a “svalicare” l’Appennino verso ovest durante forti irruzioni fredde da nord est. Durante le nevicate le zone di Gradoli con più accumuli sono per forza di cose quelle poste più in altura rispetto al centro abitato, ad esempio la zona di San Vittore, la Cantoniera, la zona della Montagnola. Ma ci sono anche zone all’interno del centro abitato che riescono ad accumulare molto di più rispetto ad altri punti. Ad esempio il tratto iniziale di Gradoli arrivando dalla Cantoniera, scendendo per Ferro di Cavallo (dove la neve ed il gelo provoca spesso disagi alla circolazione stradale per via della pendenza e dell’angolo delle curve) presenta spesso accumuli superiori rispetto ad altre zone a pari quota e soprattutto lì la neve permane molto più tempo anche per via della scarsa esposizione al sole visto che tale zona rimane in un cono d’ombra per quasi tutto il giorno. Memorabile fu l’evento nevoso del gennaio 2005: Gradoli fu colpita da un intenso temporale nevoso, e le nuvole cariche di sabbia sahariana contribuirono a creare un’atmosfera “magica”, dove l’aria e la neve si colorarono di rosa. A detta dei meteo-appasionati presenti, l’esperienza più bella della loro vita.

Ventilazione: in linea di massima, risulta più esposta alle ventilazioni meridionali ed orientali mentre risulta più “protetta” dalle ventilazioni settentrionali ed occidentali, grazie alla presenza dei monti Volsini. In estate, infatti, la ventilazione è prevalente dai quadranti meridionali. Capita che nel corso delle giornate tale ventilazione aumenti di intensità e, passando sul lago, si “raffreddi”, producendo i suoi effetti e benefici proprio sulle coste settentrionali dove è situato anche il territorio di Gradoli, mitigando così le calde estati.

Altri fenomeni meteo: nelle notti d’inverno, molte volte, soprattutto in assenza di vento e con cielo sereno, capita di osservare un fenomeno simile ad una densa foschia chiamato “nebbia da umidificazione”. Essa si genera per il contrasto tra l’aria più fredda che scorre lungo la superficie del lago e la temperatura più mite dell’acqua. Tale fenomeno rende molto ridotta la visibilità del lago e termina con i primi raggi solari al mattino. Spesso, soprattutto nel periodo invernale, l’umidità delle acque del lago può originare fitte nebbie soprattutto sui versanti delle colline esposte alle umide correnti in risalita dal lago. Degno di considerazione è il tratto di strada tra La Cantoniera, il passo della Montagnola e il territorio di Valentano, nel quale nelle notti invernali molto spesso si forma una fitta nebbia che rende molto complicata la circolazione stradale.

Curiosità: il clima a Gradoli è molto piacevole e mite, tant’è che anche Papa Paolo III Farnese, nel XVI secolo, scelse Palazzo Farnese (oggi sede del comune) come residenza estiva. Celebre la sua frase:” Se vuoi vivere in eterno, a Gradoli d’estate e a Canino d’inverno”. Inoltre, secondo la tradizione popolare Gradolese, sono due i posti più freddi del centro abitato: il primo è la strada statale 489 che attraversa Gradoli e dalla piazza principale esce in direzione di Ferro di Cavallo, al secolo Via Piave, ma conosciuta da tutti come “Via della cipiccia”. In dialetto, la “cipiccia” equivale alla “cispa”, ovvero quel residuo tipo crosta che si forma tra l’occhio e la palpebra anche quando c’è freddo estremo. Secondo i Gradolesi, in quella strada per quanto fa freddo ti viene la cipiccia. E così Via della Cipiccia. Il secondo è un posto situato in pieno centro storico ai piedi del Palazzo Farnese ed è chiamato “Lupago”, anche questo considerato molto freddo. Aldilà delle tradizioni, analizzando metodicamente i due punti si scopre che entrambi sono rivolti verso quadranti settentrionali, che entrambi sono estremamente umidi e soprattutto sono due posti che restano all’ombra per quasi tutta la giornata. Per questi fattori, durante l’inverno, si ha una percezione del freddo così intensa.

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Grafico temperature/precipitazioni relativo al comune di Gradoli – fonte: meteoblue.com