Microclimi del nostro territorio: Barbarano Romano (VT)
Il microclima di Barbarano Romano (VT)
Di Nicholas Fanicchia e Claudio Giulianelli
Barbarano Romano (VT), 17 Marzo 2021 – Continua la nostra rubrica di microclimatologia, stavolta andremo alla scoperta degli aspetti climatici di Barbarano Romano e del suo comune. Ecco alcuni dati geografici e climatici generali riguardanti la zona con brevi approfondimenti sulla località in esame:
Provincia: Viterbo
Superficie: 38 kmq
Zona altimetrica: bassa collina
Altitudine comune: 340 m
Altitudine massima: 564 m
Altitudine minima: 173 m
Clima: sub-mediterraneo
Precipitazioni: variabili con una media di 800/1000 mm
Aridità: estiva limitata a luglio ed agosto e talvolta a Giugno
Localizzazione: il territorio di Barbarano Romano si trova nella parte meridionale della provincia di Viterbo. Confina con i territori di Vetralla e V.S.G. in T. a nord, con Blera ad ovest e con Vejano e Capranica ad est. Il suo territorio è comunque associato all’area sudoccidentale del viterbese, essendo infatti l’abitato più vicino a Blera e Villa San Giovanni in Tuscia che agli altri comuni citati, ma soprattutto ben collegato con questi due paesi essendo il suo territorio circostante aperto a nordovest con le piane circostanti che scendono gradualmente verso Blera.
Climatologia: si possono distinguere fondamentalmente due aree per alcuni aspetti che dopo verranno specificati: la zona settentrionale del comune, di elevazione media sui 450-500 metri, che presenta un clima più tipico cimino “stratificato”, ossia con caratteristiche fortemente dipendenti dalla quota, e la restante zona che alterna rilievi a strette vallate creando microclimi locali fortemente peculiari e di repentina variazione nel giro di pochi chilometri. Tutto il suo territorio presenta comunque caratteristiche tipiche della media collina viterbese, ad eccezione delle piane sotto al paese che scendono verso Blera, che presentano un clima più mite, ma soprattutto le sue zone più occidentali e sudoccidentali che si affacciano su Civitella Cesi, il piccolo abitato frazione di Blera.
Descrizione morfologica del territorio: Il territorio presenta un esteso altopiano di altitudine compresa tra i 450 e i 500 metri a nord del centro abitato, con punte fino a 550 metri. Questo altopiano scende bruscamente nella zona centrale del comune dove è presente anche l’abitato sin sui 320-350 metri, fino ai 400 m, invece, sulla provinciale 42 all’incrocio con la provinciale 493 che conduce a Vejano, sulla zona orientale del comune di Barbarano. Più a sud inizia un’area “montuosa” di rilievi separati da profonde vallate. I rilievi raggiungono i 500 metri di quota, mentre nella zona sudovest si scende sin sotto i 200 metri sul livello del mare, andando verso Civitella Cesi.
Temperature: la zona nord dell’altopiano presenta un clima relativamente freddo in inverno, tipico dell’alta collina viterbese con temperature che di norma in condizioni di maltempo dovrebbero fermarsi tra i 7 e gli 8 gradi. Più a sud, nella fascia semi-pianeggiante centrale, le temperature in tale contesto sono decisamente più alte, tra i 9 ed i 10 gradi. Per quanto riguarda Barbarano paese, sono simili a quelle di Villa San Giovanni in Tuscia (VT), sui 9 gradi. Vi sono dunque un paio di gradi di scarto tra l’altopiano a nord e le piane centrali, da qui risulta evidente come anche nelle nevicate (vedere sezione “nevosità”) sia l’altimetria a fare la differenza tra le due zone. Nella zona meridionale vi possono essere caratteristiche fortemente microclimatiche di difficile individuazione. In generale si può dire con buona sicurezza che le sommità delle colline , sopra i 400 metri, abbiano un clima solo leggermente più mite dell’altopiano a nord, a parità di quota. A fronte di valori tipici tra i 7 e gli 8 gradi a 500 metri sull’altopiano, le vette a sud possono avere al più un grado in più o anche la stessa temperatura. Alle quote inferiori invece si può supporre che il clima di versante si faccia importante. Ad esempio la collina immediatamente a sudovest del paese, esposta a nordest, potrebbe avere un microclima più freddo di quello di Villa S. G. in T., pur essendo alla stessa quota. Sull’altro versante, quello che scende fino ai 100 metri sul livello del mare di Civitella Cesi, il clima potrebbe essere decisamente più mite e la neve rara o con accumuli scarsi (sempre minori di 5 cm) a parità di episodi con il centro abitato.
I rilievi maggiori invece, a sudest del centro abitato, potrebbero presentare una varietà climatica piuttosto accentuata. Sopra i 350 metri infatti, i versanti sono esposti a nordovest e potrebbero fare temperature simili a quelle dei paesi di Villa, Blera e Barbarano. Come detto poco fa, sopra i 400 metri si potrebbero registrare temperature simili a quelle dell’altopiano a nord, dunque fra le zone più fredde del comune. Sotto i 350 metri invece a parità di quota con le stesse zone il clima potrebbe essere ben più caldo, in quanto anche questi rilievi scendono sino ai 100 metri di Civitella Cesi, e sotto i 350 metri si è circondati dalle colline sia a nord, che a est, e in parte ad ovest. Questi piccoli monti (si tratta, nello specifico, di due vette, di cui i versanti orientali li possiede Vejano) dunque potrebbero avere una forte, se non fortissima, peculiarità climatica altimetrica. Il termine fortissima è da intendersi rispetto a quella che è la norma sulla gran parte del nostro territorio, infatti in genere le vallate molto calde e le vette invece relativamente fredde sono situazioni tipiche delle zone appenniniche, dove la complessa orografia genera situazioni fortemente microclimatiche. Situazioni di questo tipo le si ritrovano ad esempio nell’appennino romano nei dintorni di Subiaco. Discorso diverso invece per i cimini che essendo dei rilievi meno complessi da un punto di vista orografico, hanno microclimi in genere dipendenti dall’altimetria secondo quelle che sono le normali regole di stratificazione della colonna d’aria, eventuali differenze di versante esposto da un punto di vista termico si esaltano tra i vari versanti della catena montuosa. Per questi rilievi Barbaranesi la situazione è più complicata, i contrasti microclimatici infatti possono avvenire nel giro di qualche km e sicuramente più marcati di quelli dell’area Cimina. Anche in estate il discorso non cambia, infatti tutto il territorio riceve bene le brezze di mare ma nella zona sud vi possono essere posti riparati, consentendo di fare massime anche particolarmente elevate. Non è detto che siano gli stessi posti che risultano più caldi in inverno. Barbarano dovrebbe avere delle temperature estive del tutto analoghe a quelle di Villa S. G. in T. Ecco sotto una carta esemplificativa delle possibili differenze microclimatiche di questa zona nella stagione invernale:
La zona rossa identifica un microclima mite non dissimile da quello della Maremma, se non più caldo in alcune occasioni (giornate serene di tramontana). La zona blu identifica un clima tipico dell’alta collina, dove la neve dovrebbe comparire tutti gli anni. Anche nivometricamente, si potrebbe in effetti assistere alla rapida scomparsa della neve in molte occasioni sotto una certa quota nei versanti ovest e sud dei rilievi confinanti con Vejano.
Precipitazioni: la differenza climatica tra la parte nord e sud del comune la fanno le precipitazioni specie quelle estive: la zona sud infatti risulta molto più temporalesca grazie alla presenza della piccola catena montuosa che dai monti della Tolfa arriva sin qui alternando alte colline e profonde valli. Si tratta di una morfologia che permette lo sviluppo di una convezione accentuata sulle vette della zona meridionale del comune, temporali che poi spesso si muovono verso Vejano. Il centro di Barbarano non sempre viene preso da questi temporali estivi, relativamente frequenti, ma questa peculiarità della zona sud del suo territorio fa si che Barbarano abbia una pluviometria estiva maggiore delle vicine Blera e Villa. La zona nord invece essendo un altopiano più difficilmente vede temporali di calore, e li riceve in genere dall’appennino. Ha dunque una media pluviometrica estiva più ridotta, la frequenza dei temporali estivi sull’altopiano settentrionale non è molto maggiore di quella della vicina Villa. Si può ipotizzare, sulla base di quanto osservato nel corso del tempo, che se la zona nord del comune potrebbere riceve 3-4 temporali estivi degni di nota, la zona sud ne potrebbe vedere anche 7-8, dunque il doppio. Nel semestre freddo invece la differenza maggiore è tra le zone nordovest e quelle sudorientali. Infatti questa zona di rilievi di alta collina e bassa montagna della zona meridionale, unitamente all’altopiano, sfrutta le correnti di scirocco in arrivo dal romano durante le sciroccate autunnali e invernali che dunque scaricano su questi rilievi il loro contenuto d’acqua. La zona nord dell’altopiano risulta piuttosto piovosa nel semestre freddo, con la provinciale 493 che dalla località di Vico Matrino, andando verso sud sull’altopiano, fa da spartiacque tra la parte ad est esposta ai venti di scirocco (aperta in direzione di Capranica), e quella ovest esposta ai venti occidentali (che guarda in direzione di Cura di Vetralla), con differenze comunque non importanti tra i due versanti essendo appunto la zona approssimativamente un altopiano. Seguendo sempre la provinciale 493 verso sud si continua a rimanere nella zona di massima piovosità del comune con le sciroccate prefrontali, fino all’incrocio con la provinciale 42 proveniente da Barbarano Romano. I rilievi alle spalle del centro abitato sono con buona probabilità anche più piovosi dell’altopiano a nord. Sembra infatti che non solo tali rilievi ricevano direttamente le correnti umide di scirocco, ma riescano a produrre una convezione accentuata anche in queste condizioni. In situazioni prefrontali infatti si possono osservare queste colline da Villa e Blera sparire dietro forti acquazzoni che poi possono arrivare sin su questi due centri abitati, seppur parzialmente scarichi. Questa peculiarità convettiva anche nelle perturbazioni atlantiche è tipica di tutti questi rilievi della zona, quindi anche dei comuni nelle vicinanze quali Vejano, Tolfa, la fraz. di Civitella Cesi di Blera, nonchè Canale Monterano e Manziana. Tale zona c’è da dire che riceve meno i temporali marittimi di settembre ed ottobre, i quali in genere si presentano, specie a settembre, come rigeneranti o linee temporalesche simil estive, con scirocco prefrontale dunque non umido per via di temperature ancora alte. Ciononostante i rilievi meridionali sono fra le zone più piovose dei nostri territori, con pluviometria che potrebbe superare anche i 1100-1200 annui. La zona centro-occidentale è meno piovosa in inverno, ma presenta comunque una pluviometria probabilmente nettamente maggiore delle vicine Villa e Blera. L’abitato potrebbe aggirarsi tra i 900 e i 1000 mm annui.
Nevosità: Anche sotto questo aspetto, si presentano delle differenze tra l’altopiano a nord e i rilievi a sud. In generale tutto il comune ha necessariamente bisogno di irruzioni di aria artica dalla porta del Rodano, in quanto con venti da nordest a tutte le quote il comune rimane sostanzialmente in ombra pluviometrica. Nella classica nevicata collinare cimina, con perturbazioni che arrivano accompagnate da basse temperature in quota (aria di estrazione artica), la neve è presente sicuramente su buona parte del territorio comunale. Per quanto riguarda il centro abitato infatti, il numero di episodi di Barbarano è lo stesso di Villa e Blera. Le profonde vallate della zona meridionale però rimangono probabilmente più calde, a causa dell’altimetria davvero scarsa e per il fatto che siano aperte a sud. I rilievi stessi potrebbero ostacolare una buona penetrazione del freddo in queste valli che dunque potrebbero avere pioggia molto spesso e la neve potrebbe essere relativamente rara, come per esempio percorrendo la vallata che va verso Civitella Cesi. Potrebbero facilmente crearsi differenze molto forti di versante in questo contesto, per esempio i versanti non esposti di queste colline potrebbero essere insolitamente avversi alla neve, specie quelli sud e sudovest. Non vi sono osservazioni dirette ma l’idea è che nella zona sud del comune di Barbarano, specie al confine con Civitella Cesi, vi possano essere microclimi molto miti per cui si può passare molto rapidamente da zone che ricevono le neve come Barbarano paese ad altre che invece sono particolarmente miti, nel giro di pochi chilometri. Per quanto riguarda Barbarano non ci sono misurazioni dirette ma si può supporre, data anche la sua altimetria, che il suo episodio medio negli ultimi anni sia una manciata di cm come per Villa. La zona centro-nord del comune, Barbarano inclusa, possiede dal punto di vista nivometrico caratteristiche più “cimine”, nella situazione sopra descritta l’innevamento è dettato prevalentemente dall’altimetria. La zona più nevosa in tal contesto risulta naturalmente l’altopiano con le sue punte di 550 metri, qua la neve dovrebbe comparire ogni stagione. L’altopiano risulta più nevoso probabilmente anche delle vette di 500 metri nella zona sud del comune nella classica nevicata tirrenica, infatti essendo la zona con un’altimetria media di quasi 500 metri, a parità di quota l’altopiano risulta più freddo delle singole vette presenti nella zona sud.
Esiste però un’occasione, più rara, in cui si esalta più la zona montuosa a sud: ed è di nuovo la convezione, quando entra aria fredda da ovest a seguito di un fronte la zona esalta la convezione e vi possono essere insistenti e anche intensi e temporaleschi rovesci grandinigeni che possono poi sfociare in nevicate fino a quote basse. Queste celle convettive si dirigono poi solitamente su Vejano e Bassano Romano.
Ventilazione: l’altopiano a nord risulta esposto a tutta la ventilazione, ad eccezione di quella settentrionale in quanto a nord vi si trovano i monti Cimini. Questa caratteristica è comunque tipica anche dei versanti sud dei Cimini. In tal contesto possono presentarsi calme di vento con tramontana. La ventilazione nel restante territorio si fa complessa data la morfologia. Il paese di Barbarano la riceve in genere venti da tutte le direzioni, anche se per quella dai quadranti meridionali potrebbero esservi locali deviazioni tipiche operate dai rilievi. In genere sopra i 400/450 metri il territorio risulta sempre esposto ai venti.
Altri fenomeni meteo: le piane sotto Barbarano Romano ,solcate da profondi fossati, vedono la formazione di nebbie piuttosto facilmente durante la pioggia, specie in prossimità dei fossi, in ogni stagione (anche durante i temporali estivi). Possibili sono anche le inversioni termiche localmente accentuate.
Curiosità: La zona sud del comune ha un orografia tipica delle zone di montagna presenti tra l’appennino romano e ciociaro, come abbiamo già osservato. Vi sono vallate e vette sparse con notevole differenza altimetrica. L’analogia con le zone citate del basso Lazio sta di fatto anche nel microclima, fortemente variabile e particolarmente piovoso. La convezione tipica di questa zona è un’importante fonte di acqua non solo per i terreni stessi di Barbarano, ma anche per una parte di Maremma viterbese, infatti da qui nascono davvero molti torrenti. Per citarne alcuni, il Biedano e il Rio canale che sfociano nel Fiume Mignone, nonchè il Mignone stesso (che nasce però in territorio Vejanese). La stessa Civitella Cesi si trova infossata tra le colline ed in prossimità della piccola frazione di Blera viene convogliata l’acqua piovana che scende da rilievi Barbaranesi, per poi finire nel Mignone. Anche la zona nord del comune di Barbarano convoglia l’acqua meteorica in alcuni piccoli corsi d’acqua vicini a Villa, quali il “fosso del Monte”, che a sua volte riversa le sue acqua nel Rio Canale e dunque nel Mignone.
Ne consegue che la portata di tale fiume dipende dagli eventi meteo dei comuni di Barbarano e Vejano. Nel dicembre scorso, ad inizio mese, la convezione sulla zona ha scaricato valori pluviometrici notevoli, probabilmente fino a 100 mm in poche ore. La piena di tutti i torrenti è stata inevitabile (specie del Biedano), e infine del Mignone che ha straripato nel comune di Tarquinia. Ma eventi di questo tipo hanno fatto anche delle vittime, infatti il Mignone oltre ad essere èuna sorgente idrica importante per le zone sud di Blera e Tarquinia, è anche metà di escursioni: è capitato in passato che alcuni violenti temporali di calore in Giugno (con accumuli da 40, 50 se non 60 mm in poco tempo) si abbattessero con violenza su questa zona e su Vejano. L’ingente quantitativo di acqua ha ingrossato rapidamente tutti i torrenti e infine portato il Mignone in piena nel giro di pochissimo tempo, travolgendo e uccidendo persone che lo guadavano molti km più ad ovest, nei comuni vicini o attraversati da esso.
C’è da notare, analogamente al comune di Blera, come tutti gli insediamenti etruschi si trovassero nei versanti sud delle colline. La presenza del fosso sotto, da un lato favoriva l’approvvigionamento di acqua, dall’altro lato favoriva anche un clima decisamente più mite oltre a proteggere l’abitato da assalti di nemici. Basti pensare che nel comune di Blera questi insediamenti etruschi non ricevono mai direttamente il vento freddo di tramontana sotto irruzioni di aria fredda, ma possono invece avere calme di vento e in condizioni di cielo sereno dare percezione di mitezza fuori stagione! Ciò fa pensare che le stesse situazioni si presentino nel comune di Barbarano. A tal proposito citiamo San Giovenale, che si trova proprio in uno dei versanti sud delle colline che scendono su Civitella Cesi, versanti che prima abbiamo detto essere, probabilmente, piuttosto miti o estremamente miti in caso di soleggiamento.