La neve a Soriano nel Cimino e dintorni 1988-2014. Evoluzione, frequenza e altre considerazioni

di Lorenzo Dorato 

NEve Soriano

Propongo qui un lavoro che è il frutto della raccolta dati sulle nevicate a Soriano nel Cimino e dintorni (zona in campagna tra Soriano e Canepina 450m) nel periodo 1988-2014.

Si tratta di uno spunto direi prettamente climatologico visto che la serie temporale di riferimento è sufficientemente lunga da poter parlare (seppur prudentemente) di costante climatica.

– Premesse sulla serie storica considerata

Premetto che le rilevazioni-osservazioni degli episodi nevosi è una serie non omogenea costruita su due periodi: 1988-2004 (Soriano paese parte alta 500m circa), tramite i taccuini ben documentati di Andrea Urbani, codirettore di CEMER (che ha raccolto meticolosamente i dati in quel periodo). Per il periodo 2005-2014 invece la serie è relativa a dati raccolti da me stesso, nella mia casa di campagna (La Macchieta m 452) situata a circa 3km dal paese di Soriano in direzione di Canepina-Vallerano (4,5km da Canepina e 4km da Vallerano). Anche in questo caso si tratta di  dati completi di tutti gli episodi nevosi misurati volta per volta (nel 95% dei casi da me stesso, in pochissimi casi con ausilio di altre persone presenti sul luogo e in due soli casi con stime approssimative tratte da nevicate misurate in luoghi molto vicini nel momento opportuno).

Insomma la serie non è assolutamente perfetta, sia chiaro. Tuttavia riflette comunque, con una buona approssimazione, l’andamento delle nevicate nei 26 anni considerati dandoci un’idea di come sia evoluta la nivometria della zona.

In particolare concentrerò l’attenzione su quattro aspetti interessanti: in primo luogo l’evoluzione della nivometria annuale nel periodo preso in considerazione; in secondo luogo i valori medi della serie; in terzo luogo la distribuzione per decade degli episodi nevosi  (per numero e per cm caduti); in quarto luogo la frequenza degli episodi nevosi sulla base del loro profilo quantitativo.

Riporto qui di seguito i dati anno per anno degli episodi nevosi con i relativi centrimetri di accumulo ordinati per data, con i totali del numero di episodi di ciascun anno. Sono segnalati anche gli episodi di neve senza accumulo (ma gli episodi numerati sono solo quelli in cui vi è stato accumulo di almeno un cm).

neve Soriano 1988-2000

Neve a Soriano 2000 2005

Neve a Soriano 2005-2014

– Commento generale alla serie storica

Una premessa generale per commentare i dati qui riportati è che il periodo preso a riferimento è stato mediamente assai poco nevoso. Va detto che non disponiamo di dati  nivometrici del tutto affidabili per la zona di Soriano né per le aree limitrofe. Vi sono infatti i dati della stazione locale dell’idrografico, ma per la neve risultano difficilmente quantificabili, poiché disponiamo solo degli accumuli di neve sciolta per giunta con una serie non continua. Ad ogni modo, alla luce dei dati relativi ad altre zone d’Italia e del centro Italia tirrenico, in particolare possiamo sicuramente ritenere che la neve prima del periodo storico qui esaminato era un fenomeno più frequente un po’ ovunque. Sicuramente gli anni ’50 e ’60 ad esempio furono molto nevosi sul nostro paese con frequenti irruzioni fredde e perturbate capaci di portare la neve fino alla bassa collina sulle regioni centrali tirreniche.

E’ quindi assai probabile che la serie storica esaminata fa riferimento ad un periodo in cui la media nivometrica della gran parte delle località italiane, specie del centro Italia, risulta inferiore ad una eventuale media di lungo periodo (ad esempio relativa agli ultimi 60-70 anni).

In particolare l’inizio della serie (il 1988) coincide in pieno con il triennio molto mite e secco per gli inverni del mediterraneo centrale (1987/1988, 1989-1990) seguito ad un precedente triennio 1985-1987 molto nevoso caratterizzato da episodi di freddo e neve anche eccezionali come il Gennaio 1985 e il più breve, Febbraio 1986.

Sarà l’ondata di freddo e neve del Febbraio 1991 a spezzare la serie negativa con buoni accumuli per moltissime località del centro Italia tirrenico. Soriano registrò in quell’occasione 22cm in un singolo episodio e 31 cm per tutta l’annata. Il 1991 fu anche l’anno della neve d’Aprile, che tuttavia a Soriano lasciò a terra solo 1,5cm, mentre regalò quantitativi ben più importanti in altre località della Tuscia viterbese più meridionali. Seguono, fino al Dicembre 1996, anni di nevosità piuttosto scarsa con un unico episodio oltre i 10cm (il 22 Gennaio 1992) e un altro solo oltre i 5cm (i 9cm tardivi del 14-15 Aprile 1995, la seconda nevicata d’Aprile del decennio ’90-’00. E così giungiamo al mitico Dicembre 1996, il celebre Burian che regalò palate di neve a mezza Italia. A Soriano, come in tutta la Tuscia e Maremma si registrò una forte nevicata con 33-34 cm igiorni 28-29 e un totale di annata di 36cm. A seguire troviamo un quadriennio piuttosto avaro di neve (fa solo eccezione il buon episodio del 24 Marzo 1998 con 10cm e la nevicata del 11 Febbraio 1999 che colpì prevalentemente la Tuscia romana e il viterbese meridionale lasciando a Soriano solo 5cm). Per il resto tutti episodi di nevicate minori, al di sotto dei 5cm.

L’inizio della decade 2000-2010 segna una certa inversione di tendenza rispetto agli anni ’90. Il 2001-2002 registra un accumulo totale di 29cm grazie all’episodio molto notevole del 16 Gennaio 2002, nevicata insolita con una configurazione piuttosto blanda e apparentemente “innocua” (goccia fredda nord-atlantica-polare centrata sulle regioni centrali tirreniche) in grado di regalare uno degli episodi più importanti dell’intera seria storica analizzata.

Il 2002-2003 si presenta piuttosto avaro di neve, sebbene sia da ricordare un episodio che ha regalato una cospicua nevicata da temporale nevoso ultra-localizzato proprio nell’area dei Cimini orientali e meridionali (asse Carbognano-Vignanello-Canepina). In quell’occasione Soriano paese fu quasi completamente saltata dai fenomeni, mentre è ben probabile che la zona della campagna tra Soriano e Canepina (cui si riferisce la serie storica 2004-2015) sia stata presa meglio dai fenomeni visto che per Canepina paese molte informazioni parlando di nevicata oltre i 30-40cm, dato tuttavia non verificato di persona).

Il 2003-2004 e il 2004-2005 segnano un ottimo biennio con buone nevicata frequenti e con discreti accumuli nei singoli episodi. Il bimestre Gennaio – Febbraio 2004 regala alla mia zona 29 cm di accumulo complessivi. La nevicata del 28-29 Febbraio 2004 in particolare segna per me uno spartiacque emotivamente importante: si tratta infatti del primo episodio nevoso cui ho assistito in prima persona da me in campagna. Il Gennaio-Marzo 2005 passerà poi alla storia come uno dei bimestri più nevosi degli ultimi 20-30 anni: continue irruzioni fredde (non gelide, ma sufficientemente fredde e perturbate per la neve collinare) che hanno regalato tanta neve a quota alto-collinari basso-montane. Accumuli molto ingenti sui Cimini, ottimi accumuli anche in media collina. Soriano paese  nel 2004-2005 registrò 45 cm di accumulo.

Ha poi inizio un triennio pessimo in cui la neve in tutto il centro-Italia tirrenico faticherà moltissimo a ripresentarsi. Solo 2 cm nel 2005-2006 (tutti caduti il 6 Marzo 2006); e poi due anni di fila con zero accumuli.Il Gennaio 2006 è rimasto famoso per l’enorme nevicata che ha colpito la pianura padana nord-occidentale (Piacenza-Milano-Novara-Torino). Il 2006-2007 fu anticiclonico, mite e avarissimo di neve per tutta Italia, mentre il 2007-2008 fu un po’ più freddo, ma sempre assai stitico rispetto ai fenomeni nevosi.Un record negativo, quello del triennio 2005-2008, che quasi eguaglia probabilmente l’andamento pessimo del triennio 1987-1990.

Con il 2008-2009 cambia un pochino la musica anche se non di molto. Inverno con alcuni episodi freddi, anche se dal punto di vista della neve non molto generoso : 6,5cm di neve accumulati di cui 5cm con la bella nevicata del 28 Dicembre 2008. Ritorno della neve in grande stile invece nel 2009-2010 grazie in particolare all’eccezionale episodio marzolino del 9-11 Marzo in cui registrai circa 23cm di accumulo. Poi altri due episodi minori (il 18 Dicembre 2009 e il 4 Gennaio 2010). Nel complesso si è trattato di un inverno assai freddo con continue occasioni di neve in molte zone d’Italia e ottime irruzioni fredde che hanno colpito soprattutto il nord.

Il 2010-2011 resta nella memoria per due episodi interessanti. Il 17 Dicembre 2010 fu una giornata storica. Dopo una forte irruzione fredda continentale durata 3-4 giorni, una perturbazione atlantica con minimo sulla Liguria apportò precipitazioni nevose abbondanti fino al piano su tutta la Toscana centro-settentrionale. Sulle nostre zone neve da cuscino freddo in stile padano durata alcune ore con temperature glaciali e venti impetuosi da sud/sud-est (combinazione piuttosto rara). In qualche ora girò a pioggia, ma tanto bastò per regalare una nevicata da 4-7cm sparsa su tutto il viterbese. Nella mia zona 4,5cm di accumulo. Poi vi fu la buona nevicata del 21-22 Gennaio 2011 che portò un ottimo episodio oltre i 550m (sui 20cm). La mia quota si trovò ai limiti altimetrici, ma riuscì comunque a realizzare un buon accumulo di 6cm. E così l’inverno chiuse con 11,5cm di manto nevoso accumulato.

Ed arriviamo al mitico e indimenticabile inverno 2011-2012. Tutta la gloria di quell’anno spettò a Febbraio come noto. In particolare il periodo 1 – 12 Febbraio fu semplicemente memorabile. Non spenderò parole eccessive su tale episodio che per la sua grandezza meriterà articoli specifici di approfondimento. Un dato su tutti: nelle due nevicate del 2-3-4 Febbraio e del 10-11 Febbraio la mia zona totalizzò una manto nevoso complessivo di 80cm. Non servono altre parole per dare l’idea di ciò che è potuto accadere. Con la nevicata del 1 Febbraio e con l’episodio minore del 19 Dicembre l’inverno 2011-2012 totalizzò la bellezza di 86cm, classificandosi di gran lunga come l’anno più nevoso di tutta l’intera seria storica e con ogni probabilità il più nevoso dal dopoguerra ad oggi dopo il mostro sacro 1955-1956.

L’anno successivo, malgrado la pesantissima eredità del precedente, ha saputo comportarsi più che bene nelle medio-alta collina. Inverno piuttosto freddo con frequenti irruzioni da nord di carattere polare. Molti episodi nevosi di piccola-media dimensione. La mia zona ha totalizzato 23cm tutti ben distribuiti in numerosi episodi, di cui il più significativo è stato senza dubbio quello del 17 Gennaio 2013.

L’anno successivo è stato invece, per chi ama il freddo e la neve, uno dei peggiori inverni degli ultimi decenni. Prevalenza assoluta di un regime atlantico mite con ventilazione pressoché continua dai quadranti meridionali, piogge diffuse, gran mitezza e metri di neve per le Alpi oltre i 1500m. Appennino privo di neve anche a quote alte e temperature fortemente sopramedia su tutta l’Italia. L’anno chiuse con zero episodi freddi e zero nevicate.

La serie analizzata finisce qui. Mentre scrivo volge ormai al termine anche l’inverno 2014-2015 che ad oggi (15 Marzo 2015) si è rivelato assai avaro in termini di neve: per la mia zona soltanto 3,5cm. Un altro anno quindi con scarsità di neve dopo il catastrofico 2013-2014

– Analisi della media nivometrica del periodo (e per sottoperiodi)

Fatta questa rapida disamina della serie storica, cercherò ora di analizzare i dati riportati per trarne alcune interessanti  conclusioni statistiche. In primo luogo osserviamo a quanto ammonta la media nivometrica

La serie storica ci mostra che la media della neve accumulata nella zona per i periodi seguenti è:

Media 1988-2014  15,6cm

Media 1996-2014  19,5cm

Media 2000-2014  19,5cm

Media 2005-2014 (serie omogenea che concerne i soli dati presi in campagna da me)  17,5cm

Per quanto riguarda i due decenni “effettivi” inglobati all’interno della serie storica abbiamo i seguenti due valori

Media 1990-2000 13 cm

Media 2000-2010 15,2 cm

Tenendo conto della forte rilevanza degli estremi, al fine di considerare un dato statistico meno influenzato dalla varianza, possiamo ora calcolare la media delle serie storiche lunghe togliendo i due anni più estremi. Togliamo dunque uno degli anni in cui sono caduti 0 cm e l’anno in cui ne sono caduti di più, ovvero il 2011-12 con 86cm.E’ chiaro che il risultato sarà più basso poiché, mentre i valori più bassi avranno sempre un limite minimo invalicabile (lo zero) quelli più alti (come nel caso del 2012) potenzialmente possono avere limiti molto elevati.

I risultati, tenendo conto di questo accorgimento, cambiano così:

Media 1988-2014 (senza estremi): 13,9cm

Media 1996-2014 (senza estremi): 15,5cm

Media 2000-2014 (senza estremi): 15,5cm

Media 2005-2014 (senza estremi): 10,3cm

E’ evidente quindi il peso che il 2012 ha su una serie di breve periodo (la 2005-2014), mentre vediamo come il peso del dato estremo sfuma moltissimo in una serie di lungo periodo (ad esempio la 1988-2014).

In conclusione possiamo affermare che la media nevosa nel periodo 1988-2014 ammonta a 15,6cm. Tale media aumenta negli anni più recenti (le serie storiche più corte 1996-2014, 2000-2014 hanno una media di quasi 20cm) e ridiminuisce un po’ nella serie più corta 2005-2014 fortemente influenzata da ben 3 anni con 0cm (e solo in parte compensata dal valore eccezionale del 2012).

Infine, per ciò che riguarda, la media degli episodi nevosi che si registrano annualmente, il periodo 1988-2014 ci indica una media di 2,5 episodi nevosi l’anno, che sale a 2,9 episodi annui se consideriamo il periodo 2000-2014.

– Analisi della frequenza decadale e mensile delle nevicate a Soriano nel Cimino e località Costa della Macchiete.

Un’altra considerazione interessante riguarda la frequenza della neve per ciascuna decade nella serie storica considerata.

Questi i risultati ottenuti, riassunti in questo schema che qui riporto. In blu i valori massimi registrati per ogni caratteristica. Si prendono in considerazione il n° di episodi con accumulo, il numero di cm caduti complessivamente e il n° di episodi senza accumulo per ciascuna decade da Novembre ad Aprile. Nella prima tabella sono elencati i risultati in ordine di mese. Nella seconda tabella invece è riportata una classifica delle decadi e dei mesi, dal più nevoso al meno nevoso (in termini di cm accumulati).

NEVICATE PER DECADI E MESI

CLassifica decadi e mesi più nevosi come cm

La decade di gran lunga più nevosa come cm caduti risulta la prima decade di Febbraio con 96,5cm di neve. Tuttavia occorre ricordare che di questi ben 50 sono attribuibili ai due episodi del Febbraio 2012 che hanno quindi letteralmente sconvolto il dato. Senza quei 50cm (dati dai 30cm caduti il 2-4 Febbraio e 30cm del complessivo episodio nevoso da 50cm del 10-11 Febbraio), la decade avrebbe un valore i 46,5cm. Quindi senza 2012 la palma d’oro spetterebbe alla terza decade di Gennaio che nella serie storica totalizza 56cm di accumulo nevoso complessivo. Terzo posto per la terza decade di Dicembre con 46cm (di cui però ben 36 caduti nel mitico episodio del Dicembre 1996). Al quarto posto la terza decade di Febbraio con 41cm. Segue la prima decade di Marzo molto ravvicinata con 40cm, poi la seconda di Gennaio con 36cm. A forte distanza la seconda decade di Dicembre e la seconda di Marzo con 14cm. Poi quasi a pari livello la seconda di Gennaio e la seconda di Aprile con 11 e 11,5cm. A seguire la seconda decade di Marzo con 5,5cm, la seconda di Novembre con 2cm, la terza di Novembre con 0,5cm e infine a 0cm la terza di Aprile e la prima di Dicembre.

I dati a mio avviso più straordinari sono in primo luogo la scarsissima nevosità della prima decade di Gennaio. Si tratta di un dato davvero impressionante tenendo conto che tale periodo è tra i più freddi dell’anno con una media termica che per le nostre zone si approssima di molto alla terza decade di Gennaio (mediamente la più fredda dell’anno), la prima di Febbraio e la seconda di Gennaio. La prima decade di Gennaio si trova incredibilmente al decimo posto tra le decade più nevose superata dalla terza decade di Marzo, dalla seconda di Dicembre e addirittura dalla prima decade di Aprile (periodo che ha una temperatura media incredibilmente più elevata). La ragione di questa anomalia è da ricercarsi a mio parere nel frequentissimo tempo anticiclonico che caratterizza la prima decade di Gennaio spesso dopo periodo invece piuttosto movimentati tipici della terza decade di Dicembre. Si tratta non certo di una regola, ma di una costante climatica che dipende probabilmente dai comportamenti del vortice polare che tende ad avere una fase di riattivazione nella sua sede Islandese proprio in questo periodo dell’anno con conseguenze miti e spesso secche sul mediterraneo.

Altro caso eclatante è quello della prima decade di Dicembre. Sebbene sia noto il fatto che l’inverno mediterraneo è decisamente ritardato rispetto all’inverno dei paesi a clima continentale (e ciò vale soprattutto per le aree meridionali del mediterraneo, nel caso dell’Italia il centro -sud del paese), appare quanto meno bizzarro il fatto che in 26 anni (27 anni includendo anche quest’anno) non si siano mai verificati episodi di neve con accumulo anche minimo nella prima decade di Dicembre. Di irruzioni fredde (anche molto fredde) in tale periodo se ne sono registrate diverse, ma sempre tutte ad entrata piuttosto orientale (con forti nevicate sul versante adriatico e clima secco sul versante tirrenico). La cosa più incredibile peraltro è che nella serie storica si registrano 2,5cm di neve scandite in due piccoli episodi di neve tra la seconda e la terza decade di Novembre. In questa circostanza credo che si possa parlare facilmente di pura casualità che sicuramente in una serie storica più lunga (magari centenaria) verrebbe ampiamente compensata. Chissà che nei prossimi anni la prima decade di Dicembre non abbia modo di rifarsi da questa pessima prestazione di lungo periodo!!

Per quanto riguarda il numero di episodi nevosi (a prescindere dall’entità degli accumuli) il posto d’onore nella serie spetta alla terza decade di Febbraio (con 11 episodi nevosi), secondo posto a pari livello per la terza di Gennaio e la seconda di Febbraio (9 episodi per ciascuna).

A livello mensile i dati ci mostrano che il mese con maggior accumulo nevoso è di gran lunga Febbraio con 168cm caduti nei 27 anni considerati. Secondo posto per Gennaio con 103cm di accumulo. Terzo posto per Dicembre con 60cm. Quarto posto per Marzo (a distanza ravvicinatissima) con 59,5cm. Quinto posto per Aprile (con 11,5cm) e sesto ed ultimo per Novembre (2,5cm). Se non considerassimo il mitico Febbraio 2012 il posto d’onore andrebbe invece a Gennaio.

I dati mostrati nel complesso ci danno una chiara idea del fatto che i nostri inverni hanno le loro “migliori” prestazioni in un periodo piuttosto maturo della stagione. Febbraio è generalmente il mese con più episodi nevosi e con maggiori accumuli. Segue a distanza ravvicinata Gennaio che però concentra la gran parte delle nevicate nella terza decade (mentre come visto presenta una prima decade e, più in generale, una prima quindicina avarissima di neve). Pertanto possiamo dire senza ombra di dubbio che il periodo più nevoso risulta essere quello compreso tra il 20 Gennaio e il 28 Febbraio con 37 episodi nevosi con accumulo su un totale di 73 episodi (oltre il 50% degli episodi totali) e con 183cm di neve sul totale dei 404,5 registrati nel periodo 1988-2014.

– Analisi della frequenza degli episodi intermedi ed estremi

Un’ulteriori spunto di riflessione riguarda la frequenza degli episodi di neve con determinati accumuli nel tempo. Anzi tutto possiamo osservare la frequenza media degli anni senza neve (zero accumuli) trascurando ovviamente gli episodi senza accumulo.

Ebbene nel periodo 1988-2014 si registrano 4 anni senza accumulo (il 1988-89, il 2006-7, il 2007-8, e il 2013-14). Pertanto la frequenza di anni senza neve è di uno ogni sei anni e mezzo. Un’evenienza quindi relativamente infrequente.

Vediamo ora quanti sono stati nella serie i singoli episodi caratterizzati da una nevicata oltre determinate soglie di accumulo

– episodi singoli con più di 30cm di accumulo: 3 (di cui uno nel 1996 e due nel 2012). Dunque mediamente uno ogni 8,6anni

– episodi singoli con più di 20cm di accumulo: 5 (oltre ai 3 oltre i 30 si aggiungono gli episodi del 1991 e del 2002). Mediamente uno ogni 5,2 anni

– episodi singoli con più di 15cm di accumulo: 6 (si aggiunge ai 5 oltre i 20cm il 9 Marzo 2010).Mediamente uno ogni 4,3 anni

– episodi singoli con più di 10cm di accumulo: 12 (sei episodi in più). Mediamente uno ogni 2,2 anni

– episodi singoli con più di 5cm di accumulo: 25 (altri 13 episodi). Mediamente uno all’anno

Da queste osservazioni deduciamo che è molto elevato il numero di episodi di neve con scarsi accumuli (inferiori ai 5cm). Ben 48 dei 73 totali verificatisi.

– Brevi conclusioni 

A conclusione di questa analisi, possiamo dire che la neve con accumulo a Soriano nel Cimino e aree limitrofe non è assolutamente un fenomeno infrequente. Mediamente ogni anno si verificano 2,5 episodi nevosi e (prendendo a riferimento la serie storica lunga 1988-2014) cadono 15,5cm di neve. La frequenza e la quantità di neve caduta è stata più bassa nel primo periodo della serie storica, mentre è mediamente aumentata dal 2000 in poi, sebbene proprio nel periodo più recente si siano registrati ben tre anni senza neve (il 2006-7 il 2007-8 e il 2013-14). Sembrerebbe quindi che sia aumentata soprattutto la varianza del fenomeno con una maggiore “estremizzazione”. Ovvero più spesso vi sono anni con ottima nevosità (come il 2003-2004 o il 2004-2005 o episodi persino fuori scala come il 2012) alternati ad anni in cui il fenomeno è molto scarso o persino nullo.