Un Dicembre 2015 incredibilmente anticiclonico: non si vedeva dal 2006-2007. Quali le tendenze per i prossimi giorni?
di Lorenzo Dorato
Siamo ancora al gorno 13 del mese, quasi al giro di boa, ma si può già definire con nettezza l’andamento quanto meno della prima metà (forse anche delle prime due decadi) di questo anomalo Dicembre anticiclonico. Mese che segue peraltro un caldo e secchissimo Novembre, che ha registrato accumuli attorno ai 20mm nel nostro territorio (ricordiamo che la media pluviometrica di Novembre si aggira su valori ben superiori ai 100mm per la gran parte delle località delle nostre zone).
La stasi anticiclonica domina ormai incontrastata lo scenario barico mediterraneo da circa 45 giorni. Si tratta probabilmente di uno degli annunciati effetti di un forte Nino nelle acque del Pacifico, i cui riscontri si sarebbero dovuti manifestare, secondo molte analisi, nel tardo inverno e che invece sembra di scorgere già adesso.
In ogni caso, a prescindere dalla causa ultima della situazione attuale, ciò che è certo è che stiamo vivendo uno dei periodi anticicloni autunnali-invernali più insistenti e tenaci degli ultimi anni.
Per ricordare qualcosa di simile dobbiamo ritornare indietro all’incredibile inverno 2006-2007 caratterizzato da forti anomalie termiche e pressorie positive e da fortissime anomalie precipitative negative. Si trattò di un trimestre molto statico con l’incontrastato dominio di un forte anticiclone afro-mediterraneo. Tornando ancora più indietro nel tempo si possono ricordare alcuni inverni particolarmente statici degli anni ’90 come il noto 1997-98, anch’esso, come quest’anno segnato da un fortissimo Nino nei mesi precedenti.
Ma vediamo come i modelli inquadrano la situazione per i prossimi giorni: sembra proprio che la tendenza ormai consolidatasi sia confermata per molti giorni. Vi è un rischio molto alto di una seconda decade molto simile alla prima. Gli elementi di incertezza sono legati prevalentemente ad una minore o maggiore ingerenza diretta e centrata sull’Italia dell’Anticiclone afro-mediterraneo. Nel caso di una nuova rimonta con asse diretto sul nostro paese, avremo nuovamente un periodo di nebbie, aria inquinata e nuvolaglia diffusa. Se invece l’alta pressione puntasse (come sempre di intuire) più ad ovest lasciando l’Italia sotto l’asse discendente della risalita anticiclonica, avremo in ogni caso tempo statico, ma con aria più secca e pulita e cieli più limpidi (grazie ad una ventilazione mite da nord-est), sempre in condizioni termiche sopra media.
Entrando nel dettaglio delle previsioni modellistiche, osserviamo rapidamente la prospettiva tracciata per la settimana ventura dalle 72h in poi di distanza temporale da oggi.
Da metà settimana la caduta del getto in pieno atlantico determinerà un ennesimo rafforzamento dell’anticiclone africano che punterà verso nord in direzione della Spagna. Ecco la situazione prevista per Mercoledì 16 Dicembre.
A seguire, ancora due giorni di tempo anticiclonico con cuore della risalita altopressoria che si estenderà dalla Spagna alla Francia con al seguito aria molto mite. L’Italia rimarrebbe ai margini di questa risalita con aumento termico meno pronunciato, in un contesto di bel tempo comunque piuttosto mite.
Sabato 19 una piccola “variazione sul tema” potrebbe apportare un blando peggioramento, visto al momento soltanto dal modello GFS. Si tratterebbe di una brevissima parentesi dovuta ad un cuneo depressionaria piuttosto stretto che da nord-est andrebbe ad interessare il mediterraneo centrale. Il modello Reading vede invece l’insistenza dell’influenza anticiclonica.
In ogni caso, la breve parentesi di tempo lievemente perturbato durerebbe assai poco e già da Domenica i modelli vedono unanimemente un ristabilimento di condizioni alto pressorie sul nostro paese in un contesto nuovamente mite.
La certezza è che ancora per diversi giorni non pioverà e non farà freddo. Tempo mite, secco con temperature decisamente al di sopra della media del periodo, inversione termica e freddo confinato alle valli e alle conche nelle prime ore del mattino e la sera.
Per il prosieguo del mese oltre la prima parte della terza decade è ancora molto presto esprimersi, ma i segnali non sembrano proprio proporre scenari invernali degni di nota. Forse l’appuntamento con il vero inverno, semmai arriverà, sarà rimandato a Gennaio! Ma ancora è presto per avere certezze!