La nebbia a Viterbo
di Matteo Tiberti
Il capoluogo della Tuscia, situato sulle prime pendici Nord-Occidentali dei M. Cimini, si eleva con i suoi 350 metri circa sopra il pianoro sottostante che si apre in direzione Ovest e Nord, una zona frequentemente interessata da fenomeni nebbiosi da irraggiamento notturno durante le fasi alto-pressorie di “stanca” atmosferica con calma di vento a tutte le quote, in modo particolare nel periodo autunno-invernale, ma talvolta anche nelle altre stagioni. Proprio per questo capita non di raro ad ogni viterbese di scorgere alla finestra il classico “muro” di nebbia interessare la vallata fino alle porte della città, senza però, di norma, inglobarla nel suo “grigio mantello”.
Ma vi sono casi in cui anche la città venga avvolta dalle nebbie? La risposta è sì, ma non nella sua totalità.
Si contano comunque alcuni episodi, qualora l’inversione termica sia particolarmente forte e lo strato nebbioso diffuso e sviluppato in altezza (> 300 m), nei quali venga coinvolta un’ampia fetta del capoluogo, che corrisponde all’incirca alla zona periferica centro-settentrionale cittadina fuori le mura. In queste situazioni meteorologiche difatti, banchi nebbiosi più o meno fitti sospinti da brezze settentrionali che spirano dalle zone inversionali sottostanti, si muovono verso i quartieri a Nord del centro storico (Teverina, Villanova, Santa Barbara, Capretta, Ellera, Santa Lucia, Paradiso, La Quercia, Viale Trieste le zone maggiormente interessate) provocando repentini cali della visibilità nel giro di pochi minuti! Si tratta in ogni caso di fenomeni poco duraturi, presenti solitamente nella prima mattinata o in tarda serata, e che tendono a dissiparsi piuttosto rapidamente, arretrando nuovamente nelle vallate di “origine” dell’inversione.
Come già detto, quasi sempre il limite meridionale di questi banchi nebbiosi coincide con le mura cittadine, senza però riuscire a varcarle, impedendo quindi un interessamento vero e proprio del centro storico e in genere di tutti i quartieri meridionali di Viterbo. Talvolta il viterbese si trova davanti uno scenario contrapposto tra un quartiere e l’altro; non è raro infatti essere immersi in una nebbia cupa a Santa Barbara per poi trovare nel frattempo un Sole splendente a Piazza del Teatro!
2) ostacoli artificiali (mura, palazzi ecc)
3) scarso spessore degli strati nebbiosi stessi presenti nell’area Nord della città, che risulta quindi trovarsi nella parte più “periferica” della colonna inversionale, ragion per cui la nebbia tende sempre più a “sfilacciarsi” nel suo cammino verso il centro città, fino a dissiparsi completamente, lasciando giusto una debole foschia.
In conclusione, si può’ affermare che la nebbia da irraggiamento a Viterbo assume carattere occasionale solo in una parte di essa, mentre è una presenza del tutto eccezionale (limitata a pochissimi casi l’anno) nel centro città e quartieri meridionali.