Inizia la stagione dei temporali: 26 marzo 2015
di Claudio Veronese
Ci siamo, da oggi 26 marzo 2015 parte ufficialmente la stagione dei temporali. Dopo le abbondanti piogge di ieri 25 marzo 2015 (diffusi 50-100mm su tutto il territorio di roma e tuscia viterbese), oggi pomeriggio si sono sviluppati i primi termo-convettivi della stagione 2015. Le carte ad alta risoluzione (LAM: local area model) questa mattina mostravano indici temporaleschi molto buoni, soprattutto nelle zone più interne (reatino-confine lazio/umbria, ciociaria): cape da 800/1400 j/kg, lifted index (LI) -2/-6, total totals 52-60, k-index 30 ( 35 localmente, questo siginifica un’alta probabilità di temporali).
Se ci aggiungiamo la componente umida a tutte le quote più temperature che hanno toccato i +20/22°C (soprattutto nelle zone ad est della capitale), ecco che la possibilità di avere fenomeni temporaleschi aumenta. Verso le ore 13:00 dal satellite cominciano ad intravedersi le prime nubi più consistenti (formazione di cumuli), dalle 14:00 partono le prime celle. Ecco l’animazione radar dei primi temporali più la carta che mostra i fulmini proprio sulle zone ad est di Roma (guidonia/monterotondo/val tiberina) e fino a Palestrina.
Col trascorrere delle ore i cumulonembi si formano di continuo più o meno sulle stesse zone citate in precedenza, localmente si assiste anche a modeste grandinate che in poco tempo imbiancano il territorio. Ecco due immagini dei cumulonembi sulle zone ad est di roma (tivoli terme/guidonia) visti da roma ovest:
Ecco ulteriori animazioni radar che mostrano le celle sulle zone di tivoli terme/guidonia/monterotondo, dove si sono registrati gli accumuli maggiori. Dai dati a disposizione ci risultano 39mm a Guidonia e 21mm a Monterotondo, ma ci sono alcune zone non coperte da stazioni meteo che localmente potrebbero aver superato i 50mm. Le celle vengono sospinte da sud verso nord dalle correnti in quota e questo le fa arrivare anche nelle zone del reatino/romano (nerola-scandriglia-montelibretti-osteria nuova-passo corese ecc..) ma in questo caso gli accumuli non risultano elevati dato che il grosso delle precipitazioni avviene in precedenza nelle zone più a sud (andando verso nord i temporali si sfaldano e rilasciano piogge meno forti, il grosso avviene dove si forma il cumulonembo (a meno che questo non si rigeneri, ma non è questo il caso)).
Le celle sfaldate arrivano fino a Rieti dove stanno cadendo anche adesso le ultime piogge (ore 22.30) residue. Vi mostriamo infine due immagini:
- una carta con la stima delle precipitazioni delle ultime 24 ore: serve per farci un’idea delle zone più colpite
- l’immagine satellitare delle ore 17.45 dove possiamo notare i cumulonembi su buona parte dell’appennino.