Riepilogo meteorologico del 2019 a Caprarola (VT)

Riepilogo meteorologico con valutazioni finali dell’anno 2019 a Caprarola (VT)

Di Alberto Benedetti

Caprarola, 10 Gennaio 2020 – Nuovo appuntamento con gli articoli meteo-riepilogativi di Caprarola! In questa occasione si prenderà in esame tutto l’anno 2019 da poco terminato e come le volte precedenti riguarderà la località di Caprarola Cucciale, sita nella parte bassa del comune di Caprarola, a 420 m s.l.m., sui Monti Cimini orientali nella Tuscia Viterbese.

Al riepilogo quantitativo con tutti i dati puntuali seguirà un commento generale, da parte dell’autore, su ciò che è stato l’andamento del tempo atmosferico nella località Cimina durante l’anno 2019.

Caprarola – Loc. Cucciale (mt. 420 slm)

TERMICHE:
Temp. media: +14.9°C
Temp.min. media: +11.1°C
Temp.max. media: +19.8°C
Temp.min. assoluta: -1.9°C, il 4 gennaio (record in essere: -7.2°C, risalente al 28.02.18)
Temp.max. assoluta: +36.1°C, registrata il 12 agosto (record in essere: +41.2°C, risalente al 03.08.17)
Temp.med. giornaliera più bassa: +0.2°C, il 4 gennaio (record in essere: -4.3°C, risalente al 27.02.18)
Temp.med. giornaliera più alta: +28.9°C, registrata il 12 agosto (record in essere: +32.8°C, risalente al 03.08.17)
Temp.max. più bassa: +3.4°C, il 22 gennaio (record in essere: -0.9°C, risalente al 26.02.18)
Temp.min. più alta: +23.3°C, registrata il 10 agosto (record in essere: +27.0°C, risalente al 03.08.17)
Escursione termica media: 8.7°C
Escursione termica minore: 2.2°C, registrata il 21 gennaio (estremi: +3.3°C/+5.5°C)
Escursione termica maggiore: 13.7°C, registrata il 21 marzo (estremi: +6.3°C/+20.0°C)

PLUVIOMETRIA:
Accumulo totale: 1.339,3 mm.
Accumulo giornaliero maggiore: 123,2 mm., registrato il 22 settembre (record personale; precedente: 119,2 mm., risalente al 31.01.14)
Periodo di siccità più duraturo: 34 gg., dal 4 febbraio al 9 marzo, estremi compresi (record: 40 gg. dal 13.06.12 al 22.07.12, estremi compresi)

CURIOSITA’:
– Il mese di marzo, è risultato il meno piovoso (8,6 mm.) degli ultimi sette anni;
– Il mese di aprile, è risultato il più freddo (+12.1°C) degli ultimi sette anni;
– Il mese di maggio, è risultato il più freddo (+12.6°C) nonché il più piovoso (181,1 mm.) degli ultimi sette anni;
– Il mese di giugno, è risultato il più caldo (+23.5°C) nonché il più asciutto (11,2 mm.) degli ultimi otto anni;
– Il mese di luglio, è risultato il più piovoso (125,5 mm.) degli ultimi otto anni;
– Il mese di settembre, è risultato il più piovoso (157,2 mm.) degli ultimi otto anni;
– Il mese di novembre, è risultato il più piovoso in assoluto (348,8 mm.) degli ultimi otto anni.

CONFRONTI RAPIDI:
Anno 2019: temp.med.+14.9°C / pioggia: 1.339,3 mm.
Anno 2018: temp.med.+14.9°C / pioggia: 1.192,2 mm.
Anno 2017: temp.med.+14.9°C / pioggia: 677,7 mm.
Anno 2016: temp.med.+14.6°C / pioggia: 965,1 mm.
Anno 2015: temp.med.+14.9°C / pioggia: 843,1 mm.
Anno 2014: temp.med.+14.4°C / pioggia: 1.396,6 mm.
Anno 2013: temp.med.+14.0°C / pioggia: 1.371,6 mm.

Media annuale: temp.med.+14.7°C / pioggia: 1.112,2 mm.

COMMENTO E VALUTAZIONE:
Un altro anno se ne è andato ed eccomi a tirare le somme. Ha fatto mediamente caldo, come ormai consuetudine: la media termica annuale si pone di un paio di decimi sopra la media settennale di riferimento ed eguaglia il valore già registrato l’anno scorso, due anni fa e nel 2015. Per quanto riguarda invece le precipitazioni, ha piovuto molto: poco meno di quanto abbia piovuto nel 2013 e 2014, ma decisamente più della media annuale di riferimento. Il 2019 però, ci ha presentato molteplici particolarità e vale la pena andarle ad analizzare, scorrendo l’anno partendo dall’inizio. Inizio che non era stato affatto male, con un mese di gennaio molto freddo e molto piovoso (d’altronde, così dovrebbe essere sempre, per quanto riguarda il mese statisticamente più freddo dell’anno… ma sappiamo bene, che purtroppo non è sempre così!), con ben due occasioni nevose sfiorate (intorno ai giorni 22 e 30). Poi purtroppo, un mese di febbraio molto mite e poco invernale, con addirittura record mensili di calore il giorno 27. In questa fase dell’anno peraltro, è iniziato un periodo di siccità spaventosa, lungo ben 34 giorni (dal 4 febbraio al 9 marzo, estremi compresi!), ad oggi il più lungo periodo asciutto per una stagione invernale, dall’inizio delle mie rilevazioni e probabilmente non solo. Ad aprile poi, cambia tutto: inizia a piovere con una certa frequenza e le temperature scendono prolungatamente sotto le medie del periodo. Il mese di maggio in particolare, rappresenterà l’apice di questa situazione, con record mensili di freddo nei giorni 6 e 15 (si parlerà di tempi di ritorno addirittura trentennali, per individuare un mese di maggio più freddo!) e piovosità molto elevata (anche in questo caso, da record per il periodo!). Questa fase di quasi due mesi anomali, inciderà poi pesantemente sull’agricoltura locale, abbattendo quasi del tutto la produzione di olive e riducendo di molto quella ben più redditizia delle nocciole. Accade quindi che dopo un periodo con pesante anomalia negativa ed esagerata piovosità, arrivi il caldo esagerato e la siccità: ecco infatti arrivare giugno, un’autentica fornace con soli tre giorni di scarsa pioggia ed immancabili record mensili di calore nei giorni 26, 27 e 28. Anche luglio sarà caldo, ma quantomeno presenterà un paio di break freschi e piovosi: uno, ormai un classico negli anni più recenti, a metà mese (che darà la mazzata finale alla nocciolicoltura locale!) ed un altro ancor più incisivo, a fine mese, con tanto di record di piovosità estiva per il giorno 28 (71 mm., per l’occasione!). Estate finita? Niente affatto: agosto dopo una prima settimana tutto sommato “normale”, decide di darci il colpo di grazia e specie nei giorni precedenti il Ferragosto, ci “regala” i giorni più caldi dell’anno. Inutile dire che nel mese di agosto appunto, pioverà pochissimo e solo in terza decade. Il mese di settembre, dopo un inizio gradevolmente fresco, ci riporta praticamente l’estate in 2^ decade, per poi presentare il vero e proprio break all’estate con la straordinaria giornata del 22, che ad oggi con i suoi 123 mm. rappresenta il giorno con maggior accumulo degli ultimi otto anni. A seguire, uno dei più anonimi mesi di ottobre dei tempi recenti, con poca piovosità e ritorno del caldo tardo-estivo in 3^ decade. Giunge a questo punto il mese autunnale per eccellenza, novembre… e non ce la manda a dire: piovosità eccezionale con accumulo totale di ben 349 mm., che rappresenta il bottino mensile più elevato che io abbia mai registrato (e probabilmente, occorrerà tornare indietro di diversi anni, per trovare un mese ancor più piovoso!). Infine dicembre, il primo mese invernale, e qui la delusione di un mese che seppur discretamente piovoso, nulla ha avuto di invernale se non sei o sette giorni (dal giorno 11 al 13 e dal 28 a fine mese!): nessuna occasione nevosa e tanta mitezza, specie nel lunghissimo periodo dal 15 al 27, circa due settimane di pesante sopra media termico ed inevitabili record mensili di calore il giorno 17.
Tirando quindi le somme, come valutare un anno in cui non sia caduto il benché minimo fiocco di neve alla mia quota, in cui in ben tre occasioni si siano battuti record mensili di calore (febbraio, giugno e dicembre, come sopra descritto!) e dove si sia registrato il periodo più lungo di siccità per la stagione invernale? A nulla valgono le soddisfazioni per un gennaio ben piovoso e freddo ed aver vissuto il giorno ed il mese più piovoso “di sempre” (il 22 settembre ed il mese di novembre!). A ciò, aggiungiamo anche i record di freddo stabiliti ad aprile e maggio, che per un contadino come me hanno rappresentato una calamità, ed il voto non può che essere negativo: 5.