Estate: collina o pianura?
La stagione estiva è meglio trascorrerla in collina o in pianura?
Di Andrea Magrini
Viterbo, 23 Ottobre 2019 – La stagione estiva trascorsa, che tuttavia non sembra essersi del tutto conclusa specie per quanto concerne le temperature massime rilevate nei giorni scorsi, nonostante sia ottobre inoltrato, ė stata particolarmente calda; i caratteri distintivi sono stati, un sopramedia termico costante e la scarsità di precipitazioni.
Il trimestre estivo, pur essendo iniziato relativamente in ritardo, vedasi un mese di maggio, assai freddo e piovoso, con notevole sottomedia termico e precipitazioni abbondanti, tuttavia, ha mostrato “i muscoli” sia in termini di durata che di persistenza delle ondate di calore; a mio modesto parere, l’elemento caratteristico, usando il termine musicale leitmotiv, è il valore di temperatura “minima” registrato nelle zone collinari del nostro territorio, per numerosi giorni consecutivi.
Gli estremi termici “minimi” misurati infatti per diverse settimane, hanno avuto sempre dati tra i 23-25 gradi, ed in alcune giornate anche punte superiori di qualche grado; ciò ha reso le nottate particolarmente disagevoli, anche dal semplice punto di vista di riposo notturno; a conferma di quanto detto, alcune stazioni della nostra rete meteo, come quella di Viterbo la Pila, segnalavano temperature fino alle ore 23, prossime ai 29 gradi; quest’ultimo dato, per rendere bene l’idea della eccezionalità di tale misurazione, corrisponde quasi ad un valore massimo per una giornata estiva! Le zone pianeggianti e soggette ad inversione termica, invece, hanno beneficiato di temperature minime decisamente più fresche, tanto da registrare, mediamente, estremi termici intorno ai 20 gradi, ed in diverse occasioni anche al di sotto di tale soglia. Durante le ore centrali della giornata, si sono avuti, come consuetudine ed in antitesi con quanto accaduto per i dati delle temperature minime, estremi termici inferiori nelle zone collinari, di circa 3-4 gradi.
Per comprendere meglio, tale differenza, citiamo un esempio concreto: mentre nel comune di Corchiano si registravano durante, le varie ondate di calore, estremi di 19-38 gradi, a Viterbo la Pila, avevamo 23-34 gradi.
Come ė di tutta evidenza, questi due climi, presentano differenze rilevanti sia per la nostra capacità corporea di “resistenza al caldo” che di “affrontarlo”.
Nelle zone collinari abbiamo una fase diurna meno eccessiva a cui, però fa da contraltare una notturna con calore latente difficile da disperdere.
Nei luoghi pianeggianti, e nelle conche,soggette ad inversione termica, si ha, viceversa, una lunga fase giornaliera molto molto caldo, ma con temperature che si abbassano sensibilmente nel corso della notte, rendendo la stessa tutto sommato gradevole.
Giungendo a conclusione e volendo fare una scelta di preferenza tra i due climi, il mio voto va al clima estivo delle zone pianeggianti; voi invece, quale clima scegliereste?