Villa San Giovanni in Tuscia 15/06/2014: un temporale eccezionale!
Villa San Giovanni in Tuscia 15/06/2014: Resoconto di un evento
Di Claudio Giulianelli
Villa San Giovanni in Tuscia (VT), 28 Dicembre 2018 – Una domenica di metà giugno di un’annata incredibilmente piovosa. Una giornata che dati alla mano (e per chi ricorda l’evento) possiamo chiamarla storica per quanto riguarda la storia della meteorologia del paese e senz’altro di grande rilievo fra i più grandi eventi meteo della Tuscia del 2014.
La giornata iniziò con un primo temporale in tarda nottata con un accumulo di poco più di 18 litri per metro quadrato, un accumulo normale per un temporale di moderata intensità. La giornata rimase nuvolosa con qualche sprazzo di sole in mattinata e fino all’ora di pranzo. Dopo le 14 il cielo si coprì gradualmente di nuovo rimanendo però asciutto. Fu tra le 14:30 e le 15 che si notarono i primi tuoni lontani, nonostante il cielo fosse coperto da nubi improduttive. A livello sinottico, l’ennesima area instabile di bassa pressione della stagione avanzava da ovest, senza comunque essere associata ad una perturbazione organizzata. Quei tuoni furono infatti quasi una sorpresa inaspettata. Bastò salire sulla collina ad ovest del paese per rendersi conto cosa stava arrivando…
Percorrendo la strada in foto fino alla fine della salita, l’orizzonte che si sollevava da dietro la collina era nero dello stesso colore delle colline al tramonto, un colore scuro e cupo come non mai al punto tale che non si riusciva più a distinguere il limite tra cielo e terra! Verso le colline di Monteromano era praticamente notte! Fulmini nube-terra cadevano a raffica in direzione di quello spicchio di mare visibile dalla cima di quel colle, mentre gradualmente si intensificava lo scirocco.
Dalla foto sotto si notano i veri colori del cielo sullo sfondo, con le colline di Monteromano al buio. Nelle altre foto le nubi appaiono più chiare per la regolazione automatica della luminosità del telefono.
Le nubi scure e “in rilievo” in foto prendono il nome di “shelf cloud”, ossia nubi a mensola. Sono nubi sempre associate a violenti temporali, a volte appena evidenti, a volte, come in questo caso, così pronunciate e dalle forme particolari da far dubitare che si trattasse di una semplice shelf cloud. Esiste infatti un altro tipo di nube associata a violenti temporali, che si mette in risalto: la wall cloud. Questa nube invece non solo è segno che il temporale in arrivo è violento, ma indica che quel temporale potrebbe essere persino una supercella! Un tipo di temporale associabile ai fenomeni meteorologici più estremi. La shelf cloud infatti solitamente appare come un lungo fronte di nubi più basse e molto scure a seguito del quale il cielo assume una colorazione uniforme grigia (è l’effetto dovuto all’intensa precipitazione). In questo caso invece non si vede un fronte compatto,ma un agglomerato di nubi nere basse che potrebbe indurre a pensare che quella sia proprio la base della cella, ossia la wall cloud. Comunque, anche se fosse una shelf, ciò non esclude che non possa essersi trattato di una vera e propria supercella.
Il grigio compatto del muro d’acqua avanzava da ovest. Dopo una fase con primi scrosci ventati (erano arrivate le prime folate di vento uscenti dal temporale) cominciò a scendere la nebbia, fittissima, con i colli che delimitano il paese che scomparvero. Si accesero i lampioni, lo scenario era quello di una serata perturbata di Dicembre. Improvvisamente si diradò la nebbia e violentissime raffiche di vento spazzarono via ogni cosa fosse sul loro cammino! I tigli che contornano i viali del paese si accartocciarono sotto l’impetuosità del fortissimo vento da S/SO, i rami che davano in quella direzione furono totalmente tirati nella direzione opposta. Le piante da poco potate, con rami piuttosto elastici, hanno retto la torsione. Per tanti altri invece quei rami furono spezzati e portati anche a decine di metri di distanza! Contemporaneamente al diradamento della nebbia, non solo le raffiche uraganiche ma anche la pioggia venne giù intensissima, con poca grandine ma veramente molto fitta, così fitta che non si vedeva più nulla già a 20 metri di distanza.
Questa condizione durò per i primi 3-5 minuti dell’evento. Una stima ci permette di dire che in questa fase caddero circa 13 litri al metro quadrato, è un dato spaventoso se pensate che il temporale della notte aveva accumulato 18 litri circa per tutta la durata di quello che è un normale temporale, quindi una ventina di minuti (ed è già una precipitazione forte questa).
Ma non era finita. Il vento cessò a seguito ma la precipitazione rimase intensissima, le strade si trasformarono in fiumi in piena senza mai accennare a diminuire allagando i campi in pochissimo tempo. Guardando in alto si poteva osservare come il cielo, appena cominciasse a farsi più chiaro, si rifaceva improvvisamente più scuro e seguito da un nuovo picco di precipitazioni, segno che più cumulonembi a ripetizione sono esplosi sulla zona. Andò avanti così altri 15 minuti. Gli ultimi 5 la pioggia si fece a goccioloni ma radi e accompagnata da nuove raffiche a tratti forti stavolta da nord, mentre la cella viaggiava ormai verso le zone ai piedi del monte Fogliano.
Dai grafici sotto della stazione meteo di Villa San Giovanni in Tuscia nella nostra rete di Paolo Stefani (che ringraziamo per i dati), potete notare il picco di intensità di precipitazione che sfiora i 500 mm/h (o anche 500 litri all’ora per metro quadro), un rate da record! Pensate che nel temporale di Roma di Ottobre 2018, nelle zone della capitale più colpite (quelle dentro il raccordo nel quadrante sud-orientale), hanno avuto un picco massimo di precipitazione attorno ai 375 mm/h. Sui social abbiamo potuto vedere cosa è successo, con grandine di 3 cm di diametro se non di più e vastissime zone sott’acqua. Ebbene, per quanto quel temporale sia stato spaventoso, Villa San giovanni in Tuscia ha vissuto di peggio!
L’accumulo pluviometrico finale della stazione fu di 60 litri in 20-25 minuti, senza considerare che data la fortissima ventilazione, anche il pluviometro più professionale sottostimerebbe in quanto la pioggia orizzontale ha una sezione di ingresso nel pluviometro molto ridotta rispetto a condizioni di pioggia verticale, dunque i litri finali potrebbero essere stati anche 70! Possiamo osservare anche che le regole internazionali fissano la nomenclatura di nubifragio ad accumuli 60 litri in un’ora o 40 litri in mezz’ora. Notate dunque come persino questa classificazione sia riduttiva nel descrivere l’evento.
Per villa San Giovanni in Tuscia, per quanto non ci siano medie storiche, si può dire che la media pluviometrica di giugno dovrebbe attestarsi sui 50 litri. La pioggia di un mese fatta in 10-15 minuti. L’accumulo totale di giornata fu di 78,2 litri, la terza giornata più piovosa dal settembre 2012. L’accumulo mensile di giugno invece ammontò a 106 litri, dunque complessivamente piovve il doppio della norma.
Ecco alcune testimonianze dei danni…