L’autunno a Corchiano
Le caratteristiche della stagione autunnale nella cittadina Falisca
Di Andrea Magrini
Corchiano, 5 Novembre 2018 – L’autunno, stagione di passaggio dall’estate all’inverno, ha molti aspetti e peculiarità tipiche, che vanno ben oltre il mero essere di “intermezzo” tra i due trimestri caldo-freddo. Etimologicamente, questa parola deriva dal verbo latino augere, significato arricchire, aumentare, che nella forma del participio passato e con l’aggiunta della desinenza di derivazione greca mnus, vanno a comporre il termine autumnus; quindi, contrariamente a quanto si immagina, questa stagione segna la ricchezza della terra, del raccolto con i frutti tipici delle nostre zone; nocciole, uva, castagne ed olive in rigoroso ordine di raccolto temporale.
Dopo questa premessa, vediamo dal punto di vista meteorologico le caratteristiche e più nello specifico, come si presenta l’autunno a Corchiano.
Solitamente, dopo la lunga calura estiva, intervallata quasi esclusivamente dai temporali pomeridiani di calore, che come ogni annata, più o meno intensamente e frequentemente caratterizzano la stagione estiva, intorno alla metà di settembre, assistiamo all’arrivo delle prime pertubazioni atlantiche “la balena” in gergo meteo, la quale con il proprio carico di umidità, favorisce giornate contraddistinte da piogge moderate, costanti, la cosiddetta pioggia che “penetra e fa bene ai terreni”.
Nel nostro comprensorio tali condizioni meteo si verificano quasi esclusivamente con venti che soffiano dai quadranti sud-sud/est, ovvero ostro e scirocco, mentre con i venti di direzione ovest-sud ovest si raccolgono, in termini precipitativi, molti meno mm rispetto ad altri paesi “vicini” come Ronciglione, Caprarola, giusto per citarne alcuni.
Possiamo dunque porci una domanda e consiste nel perché vi sia questa differenza ed a cosa sia dovuta; la risposta potrebbe risiedere con molta probabilità nella presenza dei Monti Cimini, i quali, con la loro orografia creano ulteriori microclimi nei vari versanti, all’interno del già nostro complesso microclima; un episodio emblematico di ciò avviene con una pertubazione accompagnata dai venti di scirocco, percorrendo la tratta Corchiano-Viterbo; ebbene, di norma accade che si parta da Corchiano con pioggia, nubi basse e scarsa ventilazione, finché nell’oltrepassare il Passo Montagna, (Passo del Cimino) all’ incirca dopo il bivio per Soriano nel Cimino-Faggeta, inizia a spirare un vento molto molto forte, le nubi iniziano a diradarsi, tanto da sembrare quasi “spezzate” e “strappate” dalle correnti in quota, fino a che nell’ avvicinarsi al capoluogo si assista ad una copertura alta ed improduttiva, il più delle volte “sterile” e con raffiche di vento veramente violente.
Man mano che la stagione autunnale avanza, specie dalla metà di ottobre in poi, assistiamo anche alle prime foschie dense ed alle brinate mattutine; la temperatura scende infatti intorno ai 3-4°C; vi sono stati però, negli ultimi decenni, episodi precoci di freddo verificatisi anche nell’ultima decade di settembre.
Di contrappasso tuttavia, non mancano vere e proprie giornate simil estive, che si protraggono anche a Novembre, chi non conosce l’estate di San Martino? Ebbene in questi casi, la vera protagonista è l’escursione termica e il vivere due stagioni opposte in una giornata: si possono avere con facilità 15-18 gradi di differenza tra temperatura minima e massima; la mattina si esce di casa con il cappotto, mentre durante il giorno si può stare bene anche a maniche corte!
Addentrandoci nel cuore dell’autunno, di norma, aumentano le giornate uggiose, e solitamente si hanno periodi più o meno lunghi di giorni di pioggia consecutivi. Fortunatamente per noi, il nostro comune, a differenza di molti altri presenti nel suolo italico, non ha subito nel corso degli anni episodi precipitativi tali da creare situazioni di particolare criticità, sia alle cose, che alle persone, e rarissimamente si è avuto un accumulo a tre cifre nelle singole 24 ore; l’ultimo che io ricordi, in tal senso, è datato 30 settembre 2013, quando i mm caduti furono di poco oltre 100.
Dulcis in fondo, nella parte finale della stagione, grossomodo dalla metà del mese di novembre, compaiono, le gelate mattutine, che regalano i primi assaggi invernali, le prime bianche emozioni e la speranza che quel paesaggio bianco di inizio giornata, possa essere sostituto da un altro bianco…ma questa è un’altra storia, un’altra stagione. (articolo sull’inverno > www.cemer.it/corchiano-linverno-e-la-neve/).