TLC sul sud Italia: piogge forti e venti burrascosi
di lorenzo Pietra
Nella mattinata un TLC si è formato tra la Tunisia e la Sicilia. Eccolo nella splendida immagine che ci arriva dal satellite Modis:
Cos’è un TLC? E’ l’acronimo di “Tropical Like Cyclones“, in termini italiani si parla di “cicloni mediterranei di tipo tropicale”. La loro individuazione è piuttosto semplice, in quanto possiamo osservare dalle immagine del satellite un “occhio” intorno al quale girano in senso antiorario le nubi convettive. I TLC sono depressioni a “cuore caldo”, in quanto la temperatura, sopratutto nei bassi strati, è maggiore rispetto alle aree circostanti. Possiamo definirli i fratelli minori degli uragani tropicali, in quanto la dinamica è simile, ma l’intensità (sia in termini di m minimi pressori, e dunque di venti, sia di precipitazioni) è ovviamente imparagonabile. Tutti i TLC sono associati a minimi pressori molto profondi e stretti, e i venti possono raggiungere velocità ragguardevoli, fino a 150 km/h. Normalmente vengono a formarsi nella stagione autunnale (soprattutto tra Ottobre e Novembre), quando i mari sono ancora caldi e le perturbazioni atlantiche fanno il loro ingresso nel bacino del Mediterraneo.
IL TLC che si è venuto a formare in queste ore tra Sicilia e Tunisia era ben individuato dai lam:
Ben visto anche il “cuore caldo”, sia ad 500 hPa che ad 850 hPa che a 925 hPa:
La pressione sull’isola di Ginosa ha toccato i 982 hPa e sull’isola di Lampedusa la stazione dell’AM ha registrato una raffica massima di 135,2 km/h intorno alle ore 13. Violente precipitazioni si sono abbattute sul centro-sud italiano, problemi particolari si sono avuti nel catanese, nel messinese e nella Calabria ionica, dove nuclei temporaleschi rigeneranti hanno insistito per ore scaricando ingenti quantitativi di acqua.
Nelle prossime ore il TLC tenderà progressivamente ad indebolirsi e si sposterà prima verso le coste siciliane (il landfall è previsto nel siracusano nel tardo-pomeriggio) e poi verso lo Ionio. Precipitazioni intense e forti temporali insisteranno sulle regioni meridionali. Domani lo ritroveremo qui, ormai indebolito: