3) Meteostoria: eventi meteo estremi del periodo 1867-1899

Reanalisi degli eventi meteo più rilevanti dal 1836 in poi

Di Claudio Giulianelli

Villa San Giovanni in Tuscia (VT), 10 Settembre 2020 – In questo terzo articolo della rubrica Meteostoria andremo a trattare il periodo 1867-1899 soffermandoci sugli eventi meteo più rilevanti dal punto di vista termico come nel trentennio precedentemente affrontato.

Proseguiamo dunque questo sunto climatico con specifico focus per le nostre zone. In questo periodo si notano i seguenti tratti generali:

1) Maggiore frequenza di inverni miti e anticiclonici, seppur ancora in minoranza

2) Maggiore persistenza e frequenza dei periodi miti e anticiclonici in ogni inverno

3)Tendenza graduale delle estati a ritornare su valori più freschi dopo i picchi di caldo fuori scala della fine del trentennio precedentemente analizzato, con alternanza di estati senza ondate di calore e discretamente instabili e estati simili a quelle della nostra attuale climatologia con qualche temporale e la solita ondata di caldo moderata/forte del periodo del solleone.

4)Nuova recrudescenza del freddo invernale verso la fine dell’800, con ritorno di lunghi periodi di freddo e nuove intensissime ondate di gelo. Ancora frequenti le nevicate di bassa quota, presenti quasi ogni inverno e a tratti possibile fino a Roma per tutto il trentennio qui presentato e con recrudescenza verso fine 800

5)Primi freddi ancora piuttosto frequenti non solo a novembre ma anche ad ottobre e soprattutto verso la fine dell’800

6)Continuano le primavere dinamiche come nel trentennio precedente, con marzo e prima metà di aprile dai sapori ancora invernali e maltempo. Il mese di maggio continua a mostrarsi spesso anticiclonico ed estivo, ma con qualche ondata di freddo e variabilità in più a fine 800

7)Quasi immancabile, tradizionale, una botta fredda continentale a dicembre, in genere moderata, in misura minore episodi deboli e in poche occasioni anche intensissima e da record (fine 800 soprattutto)

Ma andiamo ora a vedere gli episodi significativi:

Sulla scia del trentennio precedente, continuano le ondate di caldo estivo intense. Questa è la penultima rilevante di questo periodo di estati calde di metà 800. Con questa carta la nottata tropicale è assicurata, con valori di temperatura minima notturna di 25-26 gradi in collina e umidità alta, e massime fino a 36-37 gradi nelle colline subinterne ma fino a 40 sulle zone interne!

Davvero particolare l’inverno 1868/1869, con frequenti periodi anticiclonici o nella norma ma c’è stato anche spazio per una forte ondata di gelo! Nei nostri tempi, quella che state per vedere è un’altra di quelle ondate di gelo di potenza talmente grande che non abbiamo più visto da quando si fanno misurazioni ufficiali da parte degli enti predisposti.

Con questa carta le giornate di ghiaccio fino in bassa collina sono assicurate! ma anche Roma potrebbe aver fatto massime vicine agli 0 gradi a ciel sereno.
Pochi giorni dopo, una forte ondata di calore per il periodo conquista l’europa, aria di matrice subtropicale

Con questa carta, le massime potrebbero diffusamente essere salite oltre i 20 gradi. Nel giro di pochi giorni si potrebbe essere passati da minime notturne di -10 in collina a massime di 20 gradi, sbalzo termico davvero notevole! e anche la scaldata subtropicale risulta di grande potenza.

Altra fortissima ondata di calore, le massime potrebbero essersi avvicinate ai 40 gradi anche in collina, non saranno mancate le nottate tropicali con minime di 24/26 gradi in collina.

Ecco invece una delle ondate di freddo novembrine, diventate ormai rare nei nostri tempi e, questa, di inaudita potenza in confronto ai nostri tempi!

Dicembre inizia con una moderata ondata di freddo dal rodano e probabile episodio nevoso fino a bassa quota.
Gran gelo dell’immacolata!

Tra una -12 e una -14 sui nostri territori, assolutamente potentissima e mai vista nell’età contemporanea, massime di ghiaccio assicurate ovunque! Gelo durato fino al 16. Estremi termici a Viterbo potrebbero essere stati -2/-10. Con le calme di vento le temperature notturne saranno sicuramente precipitate e si potrebbero essere realizzate minime anche fino a -15 nelle piane se non oltre!

Prima significativa sfuriata di freddo nel mese di maggio

La 0°c ad 850 hpa è la nostra isoterma media di gennaio! Potrebbe aver fatto massime di 15 gradi in collina a ciel sereno.

Gennaio 1889 altra incredibile ondata di gelo continentale

Di potenza davvero importante, per Viterbo infatti la -14 porta questa ondata di gelo ad eguagliare quella da record di inizio 1836! Con gli stessi risultati, impossibile stare all’aria aperta sotto gli sferzanti colpi della tramontana e temperature sotto lo zero per tutte le 24 ore.
Arriviamo al 17 gennaio 1891. Un incredibile connubio di gelo e neve paralizza tutte le nostre zone. Le isoterme rappresentano un’ondata di gelo al limite dell’eccezionale per i nostri tempi, come le altre già evidenziate in questo articolo, ma in più l’ingresso del freddo da ovest potrebbe aver favorito anche importanti nevicate su tutte le nostre coste, portando delle giornate davvero glaciali!

Nello stesso anno il mese di ottobre vedeva la più intensa ondata di freddo, persino più intensa di quella del 1836, assolutamente incredibile!

Si tratta di un’ondata di freddo moderata anche per essere gennaio, nei nostri tempi. Estremi a Viterbo potrebbero essere stati, nel clou del freddo, -4/4. Come effetti di temperatura al suolo, in realtà l’ondata di freddo dell’ottobre 1836 potrebbe rimanere imbattuta in quanto probabilmente vi era associata nuvolosità e un episodio nevoso degno di nota. In questo caso si tratta di gelo secco.
Nella seconda metà di dicembre dello stesso anno, arrivava una potentissima ondata di gelo, di intensità assolutamente paragonabile a quella di inizio 1836 e non solo

Infatti questa volta la -14 su Roma è entrata in maniera più incisiva, per la capitale questa ondata di gelo potrebbe essere stata ancora più potente!

Siamo arrivati al clou delle ondate di gelo da record, questa le batte tutte e rappresenta l’ondata di gelo più intensa mai arrivata in Italia e dalle nostre parti nell’800 e probabilmente non solo!

Ripetute ondate di freddo e nevicate attanagliavano le nostre zone già da inizio anno! La costanza del gelo è una caratteristica importantissima per permettere il congelamento dei fiumi e laghi che potrebbero essersi gelati in parte o in toto. Gelo che ha raggiunto l’apice il 4 febbraio quando estremi di giornata a Viterbo potrebbero essere stati -6/-15. L’ondata di gelo ci ha persino lisciato, infatti il gelo scorre sotto il bordo meridionale dell’anticiclone delle azzorre che spinge verso est. Questa situazione potrebbe aver portato un po’ di effetto di riscaldamento dei venti di caduta dall’appennino. La giornata di ghiaccio sarà senz’altro avvenuta anche sulle coste, ma avrebbe anche potuto fare di meglio con queste isoterme! Al solito, nei giorni successivi con calme di vento le minime potrebbero essere precipitate su valori inferiori ai -15/-20 nelle vallate!

Nuova incredibile ondata di gelo continentale a fine dicembre dello stesso anno

Una -15 che entra sui nostri territori rappresenta di nuovo giornate di ghiaccio fino alle pianure.

Arriviamo al 1895 quando una nuova fortissima ondata di gelo continentale ci investe in pieno questa volta, superando di nuovo quella di inizio 1836 e classificandosi come la seconda più intensa di tutte quelle viste fin ora


Anche in questo caso le massime a Viterbo nel clou del freddo potrebbero essere state intorno ai  -5/-6 per viterbo, più basse nelle aree collinari.

Come si può notare gli eventi di gelo estremi sono aumentati, si sono fatti anche nuovi record e alcune di queste ondate di gelo si collocano all’interno di stagioni interamente molto fredde tra queste di fine 800. Le estati invece non hanno più visto picchi estremi di caldo, alcune instabili e mai calde, alcune calde ma senza record. In sostanza sembra che alla fine del secolo vi sia stato un nuovo raffreddamento del clima sui nostri territori.
Nel prossimo trentennio, 1900-1930, vedremo dunque se proseguirà questo periodo di inverni rigidi iniziato a fine 800 e con estati mai troppo calde.
Nel concludere l’800 dunque, sembra che ci sia stata una fase nella prime metà, quantomeno dal 1836, di inverni spesso rigidi ed estati quasi sempre fresche per un clima dunque nel complesso più freddo di quello attuale per le nostre zone. Intorno alla metà dell’800 vi è stato un periodo più caldo, con inverni più miti ed estati più calde e seguito poi da un nuovo graduale raffreddamento del nostro clima.